Gli hacker del gruppo Hive chiedono a Trenitalia di pagare il doppio del riscatto, dopo che alcuni utenti avrebbero “trollato” il gruppo. Infatti qualcuno avrebbe condiviso il link del canale Telegram istituito per le trattative, con diverse persone che hanno scritto qualcosa sul gruppo. Facendo spazientire gli hacker.
Trenitalia, gli hacker raddoppiano il riscatto dopo le prese in giro
Due giorni fa vi abbiamo riportato di un attacco hacker subito da Trenitalia. La vendita dei biglietti nelle stazioni, sia agli sportelli che ai self-service, era stata bloccata da quello che si sarebbero rivelato essere un ransomware.
Infatti ieri gli hacker di Hive, gruppo russo di hacker già noti in ambito di sicurezza informatica, ha chiesto un riscatto. Ben 5 milioni di euro in Bitcoin per sbloccare il sistema, paralizzato dal ransomware. Poiché il sistema di vendita online invece sembra funzionare ancora, gli hacker hanno messo una data di scadenza per mettere fretta a Ferrovie: dopo tre giorni, il prezzo sarebbe raddoppiato.
Gli hacker hanno però accelerato il raddoppio del prezzo da pagare. Il motivo? Dei troll online. Infatti sembra che il canale riservato alle trattative sia stato pubblicato su alcuni canali Telegram e su Twitch. Al momento non è chiaro chi lo abbia fatto o perché.
Ma sembra che sulla chat delle trattativi siano arrivati messaggi che deridevano gli hacker. Che hanno risposto spazientiti alzando la posta in gioco. Annunciano infatti che “per colpa del ragazzo che ha pubblicato i dati d’accesso nel suo canale, il prezzo del riscatto è di 10 milioni di dollari”.
Sembra che comunque Trenitalia non avesse intenzione di pagare, affidandosi invece al lavoro dei propri tecnici informatici e della Polizia Postale per rimettere online tutti i propri sistemi. La situazione resta però quanto mai incerta: vi terremo informati.
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