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[Provato] TT Isle of Man: alla scoperta del Tourist Trophy

Dopo aver familiarizzato con WRC, Kylotonn Games ha deciso di entrare anche nel mondo delle due ruote, una scelta che li ha spinti a portare su PC, Xbox One e PlayStation 4 TT Isle Of Man.

Il gioco, in arrivo il 6 marzo, si basa sul Tourist Trophy, una corsa motociclista annuale che si corre sul circuito stradale dello Snaefell Mountain Course, sull'isola di Man. Nata all'inizio del Novecento, questa gara fu valida come Gran Premio di Gran Bretagna dalla prima edizione del Motomondiale – tenutasi nel 1949 – fino al 1976, anno in cui gli organizzatori decisero di escluderla dal calendario per l'eccessiva pericolosità del circuito.

È esattamente con le strade di questo complesso tracciato che dovremmo fare i conti nel titolo sviluppato da Kylotonn e pubblicato da Bigben Interactive, titolo che abbiamo avuto modo di provare prima dell'arrivo sugli scaffali.

4 tracciati, 4 piloti, un solo obiettivo

La versione di TT Isle of Man che abbiamo avuto modo di provare includeva quattro diversi circuiti, uno reale e tre invece fittizi, ambientati in Irlanda, Scozia e Galles. Tutti quanti sembrano nascere dall'esperienza maturata dagli sviluppatori con il già citato WRC. Troviamo così un buon livello di dettaglio, scenari suggestivi ed un'esperienza visiva tutto sommato appagante, resa ancora più soddisfacente dalla stabilità del frame rate. Ad arricchire il tutto troviamo poi piccoli ostacoli, marciapiedi e barriere, progettati non solo per garantire un certo realismo ma anche per mettere in difficoltà i giocatori. Non pensate quindi di affrontare le curve a gran velocità o di optare per qualche strana traiettoria perchè basta pochissimo per farvi cadere a terra e perdere così secondi preziosi.

A rendere la nostra prova più varia ci hanno poi pensato alcuni elementi aggiuntivi. A disposizione infatti avevamo 4 moto e altrettanti piloti, 2 appartenti alla categoria delle Supersport e due a quella delle Superbike. Immancabili poi le opzioni legate al momento della giornata in cui gareggiare (Mattina, Pomeriggio o Sera) e al numero di giri da eseguire.

Simulativo è meglio

Ovviamente è troppo presto per giudicare la bontà del modello di guida di TT Isle of Man, ma devo ammettere che la prova è stata piuttosto piacevole.

Il gioco naturalmente permette di definire la difficoltà e lo stile di guida più adatto ai nostri gusti e alle nostre esigenze, partendo da una modalità totalmente automatica che faciliterà la vita ai meno esperti, complice anche la presenza degli aiuti elettronici e della traiettoria ideale. Devo ammettere però che il gioco dà il suo meglio quando si opta per un approccio più realistico e meno arcade. Qui le cose si fanno un po' più complicate, ma questo vi aiuta a concentrarvi maggiormente e a spezzare un po' la monotonia.

Le premesse insomma sembrano piuttosto buone, anche se, a fare la differenza, sarà probabilmente la quantità di contenuti disponibili al lancio.

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Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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