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Twitter sospende l’account del suo rivale Mastodon (e di diversi giornalisti)

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Twitter ha rimosso l’account di Mastodon, il suo social network rivale. La decisione sembra arrivare dopo che l’account di Mastodon ha pubblicato un link verso i propri server dove seguire l’aereo privato di Elon Musk, che ieri ha bannato l’account @ElonJet da Twitter. Inoltre, sembra che diversi link verso Mastodon su Twitter siano bloccati perché “potenzialmente pericolosi”.

Twitter sospende l’account di Mastodon, blocca diversi link

Ieri Twitter aveva bannato diversi account che postavano la posizione in tempo reale dei jet privati di diversi miliardari, fra cui Elon Musk. Informazini tecnicamente pubbliche: gli aeroporti devono renderle accessibili online. Ma che secondo il social erano pericolose, perché facilmente reperibili. Sebbene solo qualche settimana fa Musk aveva detto che non avrebbe bloccato questi account per difendere la libertà di parola.

Dopo la sospensione dell’account @ElonJet, gestito dallo studente californiano Jack Sweeney, Mastodon ha postato il link verso i propri server dell’account tracker dell’aero di Musk. Questo gli è costato un ban.

Nel pomeriggio di ieri, Twitter ha poi cominciato a segnalare tutti i link verso Mastodon, dicendo fossero “potenzialmente pericolosi”. Bloccando anche i link di utenti Twitter che avvisavano i propri follower di essere in procinto di passare su Mastodon.

Sembra quindi che non solo Musk e il suo team abbiano voluto rincarare la dose di ban legati all’account @ElonJet, ma anche eliminare i link a un sito concorrente. Il social network federato Mastodon sta attirando l’interesse di molti utenti in cerca di un’alternativa a Twitter, dopo che Musk ha preso il controllo del social.

Oltre a bloccare Mastodon, Musk ha bannato anche diversi account di giornalisti americani. Ufficialmente, per aver postato link ad altri social dove @ElonJet resta libero di postare la posizione dell’aereo del miliardario. Tra questi ci sono Drew Harwell del Washington Post, Keith Olbermann di MSNBC, Ryan Mac del The New York Times, Donie O’Sullivan della CNN, Matt Binder di Mashable e di Aaron Rupar.

Musk ha chiesto ai suoi follower con un sondaggio se dovesse “togliere la sospensione agli account che hanno doxxato la mia posizione esatta in tempo reale”. Al momento sta vincendo la risposta “Subito“. Dopo i sondaggi, Musk ha sempre detto “Vox populi, vox dei”. Vedremo se anche questa volta sarà così.

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