Da quando ha rilevato Twitter, Elon Musk ha ridotto il personale da 8.000 a 1.500 dipendenti. In un’intervista con il corrispondente della BBC James Clayton dal quartier generale di Twitter, Musk ha detto che rilevare la piattaforma dei social media era “necessario“, ma gestirlo è stato “abbastanza doloroso” e come essere sulle “montagne russe”.
Twitter, personale da 8000 a 1500 unità con Elon Musk
Nell’intervista, Musk ha sottolineato che aspira a rendere Twitter un mezzo “trasparente e onesto“, ma secondo lui c’è ancora del lavoro da fare. Il CEO del social network ha detto che sta lavorando per contenere la disinformazione, ma ha negato che i messaggi di odio siano aumentati sotto la sua gestione della piattaforma di social media. Qualcosa che aveva già fatto negli ultimi mesi, quando i cronisti hanno riportato hate speech in aumento.
L’intervista riporta diverse altre affermazioni che il CEO aveva fatto in passato. Ha detto che avrebbe dovuto pagare meno per Twitter dopo aver scoperto che ci sono molti social bot automatici al lavoro sulla rete. Ha affermato che molti dei consiglieri che sono partiti con il suo arrivo sono tornati da allora.
Ma anche detto che per ora non venderà Twitter a nessuno disposto a offrirgli una somma pari ai 44 miliardi di dollari che ha pagato per acquistarlo un anno fa.
Infatti, l’imprenditore ha detto che la pubblicità su Twitter è aumentata sotto di lui e ha aggiunto che il bilancio dell’azienda è “più o meno pari“. Ma la BBC ha affermato di non poter verificare in modo indipendente questa affermazione.
Durante l’intervista, Musk ha scherzato in più modi. Ha detto che il suo cane Floki è ora il nuovo CEO di Twitter e ha ammesso “Non credo che dovrei più twittare dopo le 3 del mattino“. Sembra insomma che lo stesso Musk che vediamo nei tweet sia quello che fa le interviste: i punti sono gli stessi. E anche le battute.