Elon Musk, CEO di Tesla, afferma che il governo degli Stati Uniti dovrebbe evitare di regolamentare le criptovalute. Parole dure anche sulle restrizioni imposte da Pechino.
Elon Musk: “Gli USA non dovrebbero regolamentare le criptovalute”
Elon Musk continua a far tremare il mondo delle criptovalute. Il CEO di Tesla non ha risparmiato critiche al governo degli Stati Uniti per le regolamentazioni delle cripto. Ecco cos’ha dichiarato in occasione della Code Conference di Beverly Hills:
“I governi non possono distruggere le criptovalute. Ecco perchè cercano di arginare il problema rallentandone la diffusione”
Musk, rispondendo dal palco ad una domanda di Kara Swisher, editorialista del New York Post, che gli ha chiedeva cosa dovrebbe fare il governo in merito, ha aggiunto:
“Nulla. Non dovrebbe fare nulla”.
La CNBC fa sapere che Tesla, agli inizi del 2021, ha dichiarato di aver acquistato Bitcoin per un valore di 1,5 miliardi di dollari. Tale valore sarebbe cresciuto fino a circa 2,5 miliardi di dollari nel secondo trimestre, a seguito dell’aumento dei prezzi del Bitcoin. Questo fino al recente crollo delle criptovalute, che ha coinvolto pressappoco tutte le monete digitali in circolo.
LONDON, UK – June 2021: Bitcoin cryptocurrency on a Tesla electric vehicle logo.
Musk, che ha spesso propagandato il suo sostegno a varie criptovalute su Twitter, è ottimista sul ruolo delle monete digitali. Egli ritiene che siano fondamentali per ridurre potenzialmente l’errore e la latenza nei sistemi monetari. Elon Musk ha tuttavia riconosciuto che le criptovalute non sono la panacea di tutti i mali del sistema economico.
“Non mi ritengo un grande esperto di criptovalute”, ha detto Musk. “Penso che abbiano valore e potenzialità, ma non direi che è la seconda venuta del Messia”.
Critiche anche per le restrizioni imposte da Xi Jinping
Il CEO di Tesla ha poi commentato anche le restrizioni della Cina in materia di monete digitali. Per Musk, le vere motivazioni dietro le mosse di Xi Jinping, sono di carattere economico. A discapito delle motivazioni ufficiali rilasciate dalla banca cinese, che parlano di riduzione del tasso di criminalità legato alle cripto.
“Dietro la mossa di Pechino si nascondono significativi problemi di generazione di elettricità del Paese” commenta Musk. “Gran parte della Cina meridionale sta manifestando interruzioni di corrente casuali, perché la domanda di energia è più alta del previsto. Parte di questo problema potrebbe essere il processo di mining di criptovalute, che è molto dispendioso in termini energetici”
Musk non ha tuttavia risparmiato critiche a Pechino, asserendo che di fondo ci sia anche la volontà di mantenere e centralizzato il potere monetario:
“Suppongo che la criptovaluta sia fondamentalmente volta a ridurre il potere di un governo centralizzato. E questo non credo piaccia alla Cina”
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