Dietro il piccolo studio di OtherSide Entertainment troviamo alcuni dei nomi più influenti della storia dei videogiochi, più precisamente della storia dei GdR. Ecco dunque che appare un certo Warren Spector, a cui dobbiamo capolavori come Deus Ex e System Shock, e il fondatore Paul Neurath, supervisore di progetti quali Thief e la serie Underworld.
Si parla allora di Underworld Ascendant, sequel di quel Ultima Underworld: The Stygian Abyss che nel lontano 1992 aveva combinato per la prima volta elementi RPG con meccaniche action in prima persona, all'interno di un ambiente tridimensionale. Questa formula ibrida ispirerà kolossal come il già citato Deus Ex – o il più recente BioShock – e diventerà lo scheletro dell'ultima, ambiziosa produzione di OtherSide.
Ritorneremo nell'Abisso Stigiano per vivere una nuova avventura all'insegna della libertà di gioco e della classica esperienza ruolistica, quella proposta dal fenomenale team di veterani che all'E3 di Los Angeles ci ha accolti per un primo incontro con la loro creatura.
Underworld Ascendant, il ritorno dell'Avatar
Per mettere le mani sulla più recente versione di Underworld Ascendant abbiamo fatto visita a 505 Games, editore italiano che si occuperà della pubblicazione del gioco in tutto il mondo. Nella meeting room abbiamo incontrato anche il duo formato da Neurath e Spector, rispettivamente producer e consulente creativo del titolo targato OtherSide.
Veniamo quindi introdotti ad un gioco di ruolo con visuali first-person, ambientato in un oscuro mondo sotterraneo che contiene ciò che resta di un'antica civilità. Il controllo su questa realtà sarà violentemente conteso dalle tre fazioni che popoleranno i suoi dungeon, alle quali metteremo volentieri i bastioni tra le ruote nei panni del leggendario Avatar.
Il nostro alter ego potrà essere personalizzato passando per il tradizionale sistema di creazione, dove assegneremo i punti d'abilità e i vari talenti di cui ci serviremo nel corso dell'avventura. Certo, in Ascendant potremo prendere parte alla storia supportando una delle tre fazioni protagoniste, ma potremo anche abbandonarci alla mera esplorazione e al suo particolare sistema di gioco, basato sul cosiddetto gameplay emergente.
Quest'ultimo meccanismo delinea una struttura non lineare che ci permette, in parole povere, di improvvisare. Al giocatore sarà quindi offerta la totale libertà di espressione, consentendogli di utilizzare qualsiasi tipo di oggetto scovato all'interno del vasto scenario – dalle più semplici e apparentemente inutili casse a delle misteriose fiale luminescenti – e di approcciarsi all'avventura in qualsivoglia maniera, magari adottando un pizzico di strategia.
Questa libertà di gioco portata all'ennesima potenza si traduce nei modi più imprevedibili. In un determinato frangente della demo siamo rimasti imbambolati davanti ad una porta bloccata, ignari di dove potesse trovarsi la sua chiave. Ebbene, la soluzione era sorprendentemente semplice: perché non distruggere la porta con la nostra spada?
Eppure questo è solo uno degli innumerevoli casi che potranno verificarsi in Underworld Ascendant, casi che non sono sottoposti ad alcun tipo di script e che si manifesteranno, dunque, solo tramite le scelte adottate dagli stessi giocatori. Tutto sarà regolato dalla mera interazione con gli oggetti che ci circondano e dalle varie situazioni in cui ci ritroveremo, affrontando il nemico di turno o uno dei numerosi puzzle ambientali.
Peccato che il tutto debba passare per un combat system – se tale vogliamo definirlo – non proprio coinvolgente. Gli attacchi melee si basano su un ristrettissimo pool di animazioni che non restituiscono un vero e proprio feedback, risultando talvolta confusionario negli scontri con i nemici. La situazione non è cambiata molto quando abbiamo impugnato arco e frecce, ma l'armamentario ha senz'altro aggiunto una piacevole varietà all'azione mediante l'utilizzo di diversi tipi di frecce con cui danneggiare e stordire gli avversari.
Altro "neo" riguarda il comparto tecnico, rivelatosi un tantino deludente nel momento in cui ci siamo confrontati con il sistema d'illuminazione e con dei modelli poco dettagliati. La parte peggiore riguarda però le suddette animazioni, rimaste indietro di qualche anno.
Mettendo da parte i difetti inerenti al lato tecnico, Underworld Ascendant rappresenta uno dei prodotti più interessanti nell'ambito dei giochi di ruolo e pertanto meriterà la totale attenzione degli appassionati, soprattutto di quelli affezionati ai classici dungeon crawler.
L'ultimo progetto di OtherSide Entertainment è pronto a riportarci nella golden age degli RPG in prima persona e a (ri)accogliere i giocatori con il suo gameplay di stampo classico, deliziando i fan di vecchia data e sorprendendo i più giovani – come il sottoscritto, ahimé.
Ribadiamo che il gioco in questione verrà pubblicato da 505 Games e approderà sui sistemi Windows, macOS e persino Linux il prossimo settembre.