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UniTrieste studia un computer per prevedere le varianti Covid

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Lo studio servirà ad analizzare meglio le varianti Covid per ottimizzare la ricerca sugli anticorpi monoclonari.

Prevedere le varianti Covid per la ricerca di anticorpi più efficaci

Mentre l’Italia si divide sul Green Pass ed avanzano le teorie No Vax, a Trieste si porta avanti un interessante studio. Questo, come riportato da ANSA, potrebbe dare importanti risultati sul futuro di vaccini e terapie. L’Università di Trieste sta infatti conducendo uno studio per prevedere, attraverso calcolatori, gli effetti delle varianti Covid sull’efficacia delle terapie monoclonari. In particolare ci si riferisce agli anticorpi bamlanivimab e etesevimab, autorizzati in USA ed Europa per il trattamento in forma lieve della malattia.

Lo studio è stato pubblicato sulla celebre rivista Scientific Reports (Springer Nature). A renderlo noto la stessa UniTrieste, la quale fa sapere che “i risultati ottenuti dal team di ricerca Molecular Biology and Nanotechnology Laboratory hanno già suscitato l’interesse degli scienziati impegnati nella lotta al Covid”

Sull’argomento si è espresso anche Erik Laurini, co-fondatore del gruppo triestino, il quale ha dichiarato:

“La novità rispetto ai precedenti studi eseguiti dal nostro team sulle varianti di Sars-Cov-2 è che invece di guardare l’effetto di mutanti sull’interazione con la proteina umana che il virus sfrutta per entrare nelle nostre cellule, siamo andati a valutare il ruolo della diversità genetica virale sull’efficacia di uno degli attuali trattamenti terapeutici.Prevedere in tempi rapidi se una nuova mutazione può compromettere l’efficacia di un agente antivirale – ha aggiunto – sarà fondamentale per combattere definitivamente il Covid”.

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