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PayPal, licenziamenti in arrivo: 2.000 dipendenti a rischio

PayPal è pronta ad avviare una campagna di licenziamenti da qui alle prossime settimane, che vedranno coinvolti ben 2.000 dipendenti (circa il 7% della forza lavoro). Questo secondo un comunicato rilasciato sul sito web della società.

I licenziamenti in PayPal sono stati annunciati dal CEO

Secondo l’amministratore delegato di PayPal, Dan Schulman, l’azienda sta attualmente attraversando un turbolento periodo dovuto al difficile contesto macroeconomico.

Da qui l’esigenza di doversi concentrare sulle risorse fondamentali, ridimensionando la struttura dei costi e prendendo la difficile decisione di licenziare 2.000 lavoratori.

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Nel comunicato, difatti, si legge che:

Tratteremo i nostri colleghi uscenti con il massimo rispetto ed empatia, forniremo loro pacchetti generosi, ci impegneremo in consultazioni ove richiesto e li supporteremo nelle loro transizioni. Voglio esprimere il mio personale apprezzamento per i contributi significativi che hanno dato a PayPal“.

I licenziamenti dovrebbero avvenire già nei prossimi giorni, allargandosi poi in un arco di tempo che coprirà diverse settimane. Secondo Schulman la decisione, per quanto sofferta, è la soluzione migliore per preservare gli interessi dell’azienda.

Il cambiamento può essere difficile, in particolare quando include colleghi e amici stimati che se ne vanno. Affronteremo tutto questo a testa alta, attingendo alla scala senza precedenti della nostra piattaforma globale, agli investimenti strategici che abbiamo fatto per rafforzare le nostre capacità chiave e alla fiducia e alla fedeltà dei nostri clienti“.

PayPal non è la prima azienda ad aver annunciato dei licenziamenti massicci. Già verso la fine del 2022 altre grandi imprese come Twitter, Meta, Google e Microsoft hanno comunicato la decisione di tagliare alcuni team, diminuendo così la propria forza lavoro.

Il perché di questa scelta lo si deve al difficile periodo socio-economico che stiamo vivendo, costellato da un’inflazione che ha causato un abbassamento del potere d’acquisto, dalla difficoltà legata al reperimento delle materie prime e agli andamenti di mercato decisamente poco favorevoli, senza contare l’aumento dei prezzi dell’energia legati in buona parte alla guerra d’aggressione portata avanti dalla Russia ai danni dell’Ucraina.

Non resta da sperare che in un 2023 migliore, affinché migliaia di dipendenti possano vedere preservati i propri posti di lavoro.

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Maria Stella Rossi

Mangiatrice seriale di biscotti e ghiotta di pizza, adoro scrivere da sempre, ancor prima di imparare a tenere per bene una penna fra le dita. Sono una grande appassionata di libri, telefilm, film, videogiochi e cucina, mentre il mio sogno nel cassetto è quello di riuscire a catturare ed addomesticare una Furia Buia. Ma anche continuare a scrivere non è poi così male come desiderio.

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