Si moltiplicano le sanzioni contro la Russia a seguito dell’avvio della guerra in Ucraina e questa volta viene coinvolto anche il petrolio. Il presidente americano, Joe Biden, ha confermato il divieto di importazione di petrolio russo negli Stati Uniti, dando così un ulteriore colpo all’economia della Russia. L’annuncio è arrivato a seguito delle indiscrezioni emerse nei giorni scorsi e, secondo quanto riferito dallo stesso Biden, è stato concordato con i partner europei.
Biden ha annunciato il divieto di importazione del petrolio dalla Russia negli Stati Uniti
L’accordo sull’embargo al petrolio ed al gas russo negli USA è stato bipartisan. Secondo Biden, si tratta del pacchetto di sanzioni più duro della storia. La Russia, nei piani del Governo americano, registrerà un ulteriore contraccolpo da questa decisione. Biden ha anche sottolineato che “Questa crisi ci ricorda in modo chiaro che per proteggere la nostra economia sul lungo periodo dobbiamo diventare indipendenti dal punto di vista energetico“
Gli effetti sulle quotazioni
La decisione di vietare l’import di petrolio dalla Russia ha causato, come prevedibile, un incremento delle quotazioni. Attualmente, il petrolio ha registrato un incremento del +7% raggiungendo i 128,1 dollari a barile. L’effetto dell’annuncio di Biden verrà registrato, con maggiore evidenza, nel corso dei prossimi giorni. All’orizzonte, infatti, c’è il rischio concreto di un ulteriore rincaro significativo, con i prezzi pronti a raggiungere valori da record. Staremo a vedere come reagirà il mercato e quali saranno gli effetti dell’aumento del costo del petrolio al barile nel lungo periodo.