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Transcriptors Hydraulic Reference, il giradischi di Arancia Meccanica

Il Transcriptors Hydraulic Reference è stato il giradischi con cui Malcom McDowell ascoltava il suo Ludovico Van. Da qualche tempo, con i dovuti aggiornamenti del caso è nuovamente disponibile.

Tra un bicchiere di “Latte Più” al Koroba Milk Bar e una folle corsa sulla sua Durango, il Capo Drugo di Stanley Kubrick suscitò non poche polemiche con il suo Arancia Meccanica. In quegli anni l’Hi-Fi viveva un corso felicissimo e nell’impianto stereo del protagonista, faceva bella mostra di sé un giradischi che lasciava senza fiato: il Transcriptors Hydraulic Reference.

Credit TRANSCRIPTORS

Transcriptors Hydraulic Reference un po’ di storia

Il Transcriptors Hydraulic Reference fu il capolavoro di David Gammon che a partire dagli anni Sessanta nella mitica terra di Albione prima e nella Repubblica d’Irlanda poi, tirò fuori una serie di giradischi che fino agli anni Ottanta hanno spopolato tra gli appassionati del mondo vinilico. Leggenda narra che nel 1969 Stanley Kubrick andò a trovare David Gammon nella sua fabbrica a Borehamwood. In quell’occasione Kubrick chiese a David un Transcriptors Hydraulic per un suo film di prossima pubblicazione: il famoso Arancia Meccanica uscito poi nel 1971. Arancia Meccanica non è stato l’unico film in cui compaiono i giradischi inglesi. Altri esempi sono the The Look Of Love (2013) e Creepshow (1982) in cui si vede uno splendido Transcriber. In X-Men – First Class (2011) compare invece il raro Skeleton.

SKELETON CREDIT TRANSCRIPTORS

Il momento del successo

Dal 1971 in poi fu un successo dietro l’altro. David ricevette un invito dal London Design Centre. Il suo Trancriptors aveva ricevuto un riconoscimento per via del suo bellissimo design. A premiarlo, fu niente poco di meno che la Principessa Margaret. Da lì in poi la vita di David Gammon fu piena di feste ed eventi mondani a tu per tu con personaggi del calibro dei Queen. L’Hydraulic Reference colpì fin da subito anche gli appassionati del resto del mondo ed il suo design avveniristico ed elegante fece sì che divenne un vero e proprio riferimento da esporre nei principali musei del mondo. Potrete ammirarlo al MOMA di New York, al Design Museum di Londra ed al Pinakothek der Moderne di Monaco. Tantissime celebrità ne custodiscono gelosamente un esemplare come ad esempio i reali di Inghilterra e i Pink Floyd. Ormai è un pezzo di storia e trovarne uno usato è veramente difficile. Abbiamo così tentato diverse ricerche tramite il famoso portale per elettroniche Hi-Fi usate Hifi Shark.

I pochi esemplari in vendita, sono tutti in altri continenti e spedire un giradischi senza l’imballo originale è a dir poco un azzardo. Inoltre bisogna considerare le potenziali insidie che si nascondono dietro ad un giradischi ultra quarantenne. Se state pensando di acquistarne uno, niente paura, il figlio di David Gammon ha deciso di rimettere in opera l’azienda di famiglia e da circa un anno è nuovamente disponibile il Transcriptors Hydraulic, ora in veste moderna.

CREDIT TRANSCRIPTORS

Il nuovo Transcriptors Hydraulic Reference

Ormai da un po’ di tempo, Michael, figlio di David ha deciso di rimettere in produzione due modelli:

  • Il Transcriptors Hydraulic Reference £4 500.00
  • Il Transcriptors Reference a partire da £2 500.00 più eventuali spese

Michael inoltre ci tiene a sottolineare che ha a disposizione tutti i ricambi per restaurare tutti i giradischi prodotti dall’azienda dagli albori della produzione fino ai giorni nostri. Quindi se siete tra i fortunati che hanno in soffitta un Transcriptors da restaurare contattate la Transcriptors Audio o in alternativa, regalatelo al sottoscritto. Sul sito web del produttore troverete ulteriori approfondimenti storici e curiosità. Ringraziamo Michael Gammon per la collaborazione e per la gentile concessione delle immagini presenti in questo articolo.

Buoni ascolti (analogici in questo caso) a tutti.

Transcriptors Audio

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Francesco Taddei

Appassionato di musica fin da bambino, con una grande passione per l'alta fedeltà. Adoro la tecnologia e tutto ciò che la circonda. Da sempre fautore della "casalinga di Voghera" cerco di dialogare con le persone parlando in maniera semplice. Su Instagram trovi le mie peripezie giornaliere tra elettroniche e qualche tentativo (molto maldestro) di DIY audio.

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