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Vaticano tech-addicted: un prete apre un server per Minecraft

È tutto nato quasi per scherzo, il prete gesuita Robert Ballecer aveva chiesto ai suoi 23 mila follower su Twitter (che, comunque, come cifra di follower fa tutto tranne che ridere) per quale gioco avrebbe dovuto approntare dei server nel Vaticano. E così fu deciso: la Chiesa approda su Minecraft.

Vaticano e Videogame

In realtà non dovrebbe stupirci troppo la notiziadel Vaticano che si avvicina alla tecnologia e ai videogame. Già con l’app Follow JC Go, il gioco di realtà aumentata in perfetto stile Pokémon Go, avevano provato a seguire l’ondata di un famoso gioco per accapparrarsi la simpatia del pubblico, cristiano e non.

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Adesso Padre Robert Ballecer ha proposto una nuova iniziativa, incentivato dal suo pubblico virtuale e dalle sue conoscenze sul campo tecnologico. Infatti scopriamo che il prete gesuita, prima di essere ordinato, era uno studente di tecnologia nella Silicon Valley. Da allora ha usato le sue conoscenze per aiutare altri leader della Chiesa, che non avevano familiarità con le tendenze IT e tecnologiche, a mettersi più in contatto col mondo (virtuale).

Dopo aver chiesto ai follower quale server preferirebbero tra Rust, Ark, Team Fortress 2 o Minecraft, quest’ultimo ha ottenuto il 64% del totale delle votazioni.

Ballecer ha confermato di vedere un grande potenziale nel creare un server Minecraft per il Vaticano: nutre la speranza che una simile connessione possa dimostrare alle persone che la loro fede può coesistere con la tecnologia.

Scambiatevi un segno di pace (su Minecraft)

Non si tratta della tecnologia, non riguarda nemmeno i giochi“, racconta a Rome Reports padre Ballecer in una video intervista. Si tratta di riunire le persone che possono quindi spostare quelle relazioni nel mondo reale“.

“All’inizio c’erano molte persone titubanti nel vedere questo ragazzo col colletto bianco da prete che parlava delle ultime offerte di Google e di come funziona la fibra ottica“, spiega Ballecer. Non capivano. Ma col tempo, hanno iniziato a rendersi conto che ero preparato sull’argomento, che avevamo un interesse comune e che volevo esporre le mie conoscenze in merito alla tecnologia come farebbe qualsiasi altro esperto del settore. ‘Okay, è uno bravo, semplicemente è solo un prete’. Alla fine è tutto qui”.

Al momento il server non è ancora stato ufficialmente approvato dal Vaticano, anche se è in fase di test, ma è possibile verificare tutti i progressi visitando “minecraft.digitaljesuit.com”.


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