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Sono in arrivo più di 100 nuove emoji. All’insegna dell’inclusività

A fine anno su Android, poi su iOS

Le emoji fanno sempre più spesso parlare di sé. E, come vi racconteremo nel corso di questo articolo, vanno prese sempre più seriamente.

Queste faccine che vengono utilizzate per dare una certa coloritura alle frasi che scriviamo nei messaggini, sono anche diventate – per così dire – un termometro del nostro tempo.

Negli scorsi mesi hanno per esempio fatto la loro comparsa emoji inclusive. Non solo perché ormai una grande varietà di faccine raffiguranti il volto o le mani è disponibile con varie pigmentazioni. Ma anche perché sono state introdotte, ad esempio, le figure dell’uomo in gravidanza. O, con intenti meno ironici, la categoria “persona”, in rappresentanza di chi non si riconosce nel binarismo di genere.

Ed ecco in arrivo, prima per Android poi per iOS, più di 100 nuove emoji. Di cosa si tratta?

emoji 1

Le nuove emoji in arrivo

L’Unicode Consortium, l’ente internazionale di cui fanno parte i maggiori sviluppatori di software e i produttori di hardware, si occupa di produrre caratteri di scrittura, ed emoji, comprensibili (e dunque utilizzabili) da utenti di ogni latitudine.

L’ente è pronto a lanciare 108 nuove emoji. La notizia è stata data a pochi giorni dal World Emoji Day, fissato a lunedì 17 luglio. Ed è stata pubblicata sul blog Emojipedia (ebbene sì, si chiama così) giovedì 13 luglio.

Quali nuove faccine ci aspettano?

Emoji 15.1

Il set di nuove faccine si chiama Emoji 15.1. È ancora in fase di bozza, e sarà rilasciato ufficialmente a settembre 2023, in occasione del lancio di Unicode 15.1.

Ricordiamo che Unicode (Universal Character Encoding) è un sistema di codifica universale dei caratteri.

Le nuove emoji saranno 108. Tra le più curiose, ecco il fungo porcino, il lime, una catena spezzata e una fenice, per la felicità dei seguaci di Harry Potter.

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E poi ancora la faccina che scuote il capo, sia in verticale che in orizzontale. Ci saranno anche le immagini di persone che corrono e altre di persone accosciate, in una posizione che potrebbe essere di preghiera o propria della pratica dello yoga.

Verso l’inclusività

Anche queste nuove emoji di prossimo rilascio testimoniano l’attenzione all’inclusività.

Intanto perché quattro nuove faccine simboleggiano la famiglia neutra dal punto di vista del genere (le silhouette grigie e anonime non rimandano a nessun genere). Avremo poi, tra le nuove faccine “direzionali”, diverse tipologie di persone che si spostano. Oltre ai già citati runner ci saranno persone che camminano, persone cieche che si muovono col bastone bianco. E persone che si spostano sulla sedia a rotelle, sia nella versione manuale che in quella motorizzata.

Come saranno le nuove emoji

Le nuove emoji apparse su Emojipedia sono solo esemplificative di quelle disponibili nei prossimi mesi.

Lo spiega la stessa Emojipedia nell’articolo citato: “Per essere chiari, le immagini campione di Emojipedia sono solo un modo in cui potrebbero apparire queste emoji, create da Joshua Jones, Head of Emoji Design di Emojipedia.

Le nostre immagini di esempio Emojipedia sono state intenzionalmente create in uno stile lucido, direttamente ispirato al set di emoji Apple, motivo per cui abbiamo deciso di invertire i design delle persone esistenti di Apple per la nostra immagine panoramica”.

I tempi

I dispositivi Android dovrebbero ricevere il pacchetto Emoji 15.1 alla fine 2023. Lo stesso set di faccine sarà disponibile per gli utenti iOS nei primi mesi del 2024.

Anche se alcune testate riportano tempi diversi, e segnalano che già a settembre il set potrebbe essere implementato nei dispositivi iOS.

Le emoji valgono come firma nei contratti

Che le faccine si stiano affermando come codice linguistico sempre più ufficiale non lo dimostra solo il fatto che stanno interpretando temi e inquietudini del nostro presente.

Ma anche, come raccontato in un articolo, il fatto che in Canada c’è stato un precedente giuridico clamoroso. La risposta con il pollice levato è valsa come accettazione di un contratto. E ora l’agricoltore Chris Achter, della provincia di Saskatchewan, dovrà fornire 87 tonnellate di lino a una cooperativa cerealicola locale.

Ormai non si può davvero più dire che le emoji siano solo dei segni simpatici usati da chi ha un rapporto un po’ infantile col linguaggio.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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