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Vino e contraffazione: un bollino per evitarla

Falsari di vino italiano, attenzione! La vostra vita sta per avere una battuta d’arresto grazie al bollino hi-tech NFC. Parliamo di un bollino capace di riconoscere un vino falso da uno vero, grazie alle informazioni contenute al suo interno.

La carta d’identità del vino

Il tag NFC nasce dalla tecnologia blockchain o, per meglio dire, da quella Ethereum. Si tratta, come già detto, di un bollino che viene applicato sulle bottiglie di vino. Al suo interno sono contenute tutte le informazioni della bevanda, come una carta identificativa digitale.

I pezzi di questo bollino sono abbastanza semplici per essere invalicabili: una parte criptata protetta a sua volta da un codice che non può essere replicato. In questo modo un falsario non potrà mai ricreare un bollino NFC.

Il bollino ha una grandezza di 3,5 centimetri e, come detto, al suo interno sono contenute tutte le info necessarie sul vino. Scopriamole insieme e scopriamo anche come poter utilizzare il tag NFC.

Informazioni utili

Consultando il bollino veniamo a conoscenza di alcune indicazioni, come:

Procurarsi l’app per leggere il bollino Nfc è piuttosto semplice. Bisognerà scaricare l’applicazione, disponibile su Play Store o App Store, avvicinare lo smartphone al bollino e raccogliere così le informazioni necessarie per capire se il vino è stato falsato o meno.

Developer: Sin Spa
Price: Free

Developer: SIN s.p.a.
Price: Free

Un contributo importante

Se oggi possiamo godere di questo bollino hi-tech per combattere la contraffazione del vino, lo dobbiamo all’azienda italiana Almaviva. L’operato è stato possibile anche grazie all’appoggio del Ministero per le Politiche Agricole, il SIN (Sistema Informativo Nazionale per lo sviluppo dell’agricoltura) e l’AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura).

Una nuova frontiera nel commercio del vino, che renderà più semplici gli affari per le aziende vinicole italiane. Una realtà troppo spesso schiacciata dal peso della contraffazione che, finalmente, inizierà ad avere un po’ di giustizia per mantenere pulita ed inalterata la qualità del vino made in Italy.

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