L’esperimento mentale del “cervello in una vasca” di Hilary Putnam, meglio noto come la teoria alla base del film Matrix, suggerisce che viviamo in una simulazione gestita da entità superiori o algoritmi avanzati. E la fantascienza (oltre a tantissime persone online) speculano sulla realtà di questa teoria da anni. Putnam l’aveva pensata come un esercizio mentale, le sorelle Wachowski come base per il loro film con Keanu Reeves. Ma di recente nuovo studio scientifico ha chiesto in maniera scientifica se viviamo in una simulazione. E la risposta potrebbe sorprendervi.
Viviamo in una simulazione, un nuovo studio apre alla possibilità
Lo studio, pubblicato sulla rivista “AIP Advances” dell’American Institute of Physics, si basa sulla cosiddetta “seconda legge dell’infodinamica“. Questa legge (come la più nota legge della termodinamica), si concentra sull’entropia, una misura del disordine, che tende ad aumentare in un sistema isolato. Se lasciamo una tazza di caffé su un tavolo, raggiungerà presto la temperatura dell’ambiente. A questo punto, l’entropia è massima e l’energia minima.
L’autore dello studio, Melvin M. Vopson, ha affermato che la “seconda legge dell’infodinamica” postula che l’entropia dell’informazione, ovvero la quantità media di informazioni trasportate da un evento, deve rimanere costante o diminuire fino a un valore minimo all’equilibrio. La complessità di questa legge diventa evidente quando si considera la necessità di una “seconda entropia” per bilanciare l’aumento di entropia causato, ad esempio, dal raffreddamento di una tazza di caffè.
Il punto chiave dell’argomento di Vopson è che questa legge sembra essere una necessità cosmologica universale, applicabile in modo uniforme ovunque. Il fatto che l’entropia dell’universo sia costante (mantenga quindi la quantità di calore) nonostante l’aumento di entropia nei singoli sistemi fa emergere una domanda intrigante: potrebbe l’intero universo essere una simulazione?
Vopson non afferma esplicitamente che viviamo in una simulazione, ma sottolinea che la simmetria di questa legge a livello cosmologico potrebbe portare a tale conclusione. In altre parole, la costanza dell’entropia dell’informazione potrebbe suggerire che l’intero universo potrebbe essere il prodotto di una simulazione o di un sistema di controllo avanzato.
Non è come Morpheus che vi insegna a saltare da un palazzo all’altro o a fermare proiettili. Ma lo studio suggerisce che, quello che per Putnam era solo un esercizio di pensiero, potrebbe trattarsi di una realtà fisica.
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