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Oggi si celebra la giornata mondiale dell’acqua

Il World Water Day è stato istituito nel 1992

Oggi è la giornata mondiale dell’acqua. Celebrazione di per sé importantissima, ma che nella giornata odierna raggiunge anche il traguardo simbolico dei trent’anni.

Il World Water Day è stato infatti istituito dalle Nazioni Unite nel 1992. Ed è quasi superfluo aggiungere che di anno in anno è diventato un appuntamento sempre più importante. Perché i diversi problemi legati all’acqua, dalla disparità di accesso agli sprechi di chi ne ha in abbondanza, si sono fatti sempre più urgenti.

Scopriamo qualcosa in più sulla ricorrenza, e vediamo qual è il tema specifico per l’edizione 2022 di una giornata. Che mai come in questo caso andrebbe celebrata ogni giorno.

Come nasce la giornata mondiale dell’acqua

La giornata mondiale dell’acqua, o World Water Day, è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 1992. Ma è stata decisa dalla cosiddetta Agenda 21, il programma scaturito dal Summit della Terra che si è svolto a Rio de Janeiro sempre nel 1992.

Da allora, ogni 22 marzo le Nazioni Unite invitano gli Stati membri a promuovere attività concrete di sensibilizzazione sull’argomento. Inoltre, nella giornata mondiale dell’acqua svariate organizzazioni non governative invitano a rivolgere l’attenzione alle questioni legate all’accesso all’acqua dolce e alla salvaguardia e sostenibilità degli habitat acquatici.

A oggi un miliardo di persone ha accesso ad acqua potabile a rischio, e più di 2 miliardi e mezzo di individui non hanno accesso a servizi igienici adeguati.

world water day

Il report del WWF

Sono molte le recenti ricerche che mostrano i numeri della crisi idrica.

Una ricerca del WWF ci dice che circa 4 miliardi di persone, ovvero più della metà della popolazione mondiale, ha una grave carenza d’acqua per almeno un mese all’anno. Tra il 1970 e il 2019, il 7% del totale degli eventi catastrofici sono stati legati alla siccità. E hanno causato il 34% delle morti legate ai disastri.

La popolazione globale esposta a siccità estrema ed eccezionale aumenterà dal 3% all’8% in questo secolo.

Ci sono poi le conseguenze, ad esempio, sull’agricoltura. Tra il 1983 e il 2009, circa tre quarti delle aree coltivate globali (454 milioni di ettari) hanno subito perdite di produzione per 166 miliardi di dollari.

Le cause del problema

Il report del WWF ci ricorda inoltre che l’aumento delle crisi idriche è dovuto in parte ai cambiamenti climatici ma anche, se non soprattutto, alla cattiva gestione delle acque.

È vero che tra il 2000 e il 2019 i ghiacciai hanno perso in media 267 gigatonnellate di massa all’anno, pari a circa il 21% dell’innalzamento del livello del mare osservato.

Ma è sempre più impellente un cambio di mentalità e una riduzione degli sprechi.

Ridurre gli sprechi

La crisi idrica si può certamente ridurre con interventi di bonifica ambientale. Pensiamo per esempio al progetto di rinaturazione del Po, che rappresenta il più grande piano di riqualificazione ambientale e adattamento ai cambiamenti climatici in Italia. E per il quale sono stati investiti 357 milioni provenienti dal Recovery fund.

Ma mai come nel caso dell’acqua è importante ogni piccolo gesto quotidiano, il cosiddetto risparmio fai da te. L’Italia è tra i Paesi in Europa che consuma più acqua. Il quantitativo minimo vitale giornaliero è di 50 litri, ma gli italiani ne producono in media 230 al giorno pro capite (la media europea è di 165 litri).

Il Blue book 2022 sui dati del servizio idrico integrato in Italia porta dati ancor più allarmanti. Nel 2020 abbiamo sprecato il 36,2% dell’acqua immessa in rete nei comuni italiani capoluogo di provincia e città metropolitana, dove risiedono 17,8 milioni di persone, circa il 30% della popolazione. In termini assoluti stiamo parlando di quasi 1 miliardo di metri cubi all’anno e di 2,5 milioni di metri cubi al giorno.

Piccoli gesti concreti

Per ridurre gli sprechi basterebbero pochi gesti concreti. Ricordiamone solo alcuni: ridurre il consumo di plastica, utilizzare lavastoviglie e altri elettrodomestici solo a pieno carico, fare docce più brevi e chiudere i rubinetti quando non è necessario. Inoltre, l’acqua è riciclabile: con quella usata per lavare le verdure si possono ad esempio innaffiare le piante. E l’acqua raccolta dal recipiente dell’asciugatrice è adoperabile per stirare.

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L’edizione 2022 del World Water Day: le riserve idriche sotterranee

Quest’anno la giornata mondiale dell’acqua è dedicata alle falde acquifere.

Le acque sotterranee rappresentano il 99% delle risorse idriche dolci allo stato liquido. Inoltre coprono la metà del volume dei prelievi idrici per uso domestico effettuati dalla popolazione globale e circa il 25% di quelli per l’agricoltura.

Il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2022 rileva che “nonostante la sua enorme importanza, questa risorsa naturale viene spesso trascurata e di conseguenza sottovalutata, mal gestita e addirittura sovrasfruttata in molte aree, dove dalle falde acquifere viene estratta più acqua di quanta ne venga ricaricata da pioggia e neve”.

Quindi nel futuro prossimo un utilizzo sostenibile delle acque sotterranee sarà “fondamentale per sopravvivere e adattarsi ai cambiamenti climatici”. E per soddisfare i bisogni “di una popolazione in crescita”.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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