Il 6 marzo 2007 nasceva M-Pesa, un servizio gestito inizialmente da Safaricom – associata keniota di Vodafone – e nato per permettere ai clienti di inviare, ricevere e depositare denaro usando in primis il cellulare e, da qualche tempo, l'app dedicata. Come funziona? Semplice: i clienti possono rivolgersi ad un agente di M-Pesa per caricare il loro account e poi usare il proprio dispositivo mobile sia per pagare gli acquisti che vengono fatti in negozio o più banalmente le bollette sia per inviare soldi ad un'altra persona, che, a sua volta, può ritirarli rivolgendosi ad un agente M-Pesa.
Dal 2007 il servizio ha ovviamente fatto passi da gigante, grazie sia alla semplicità con cui consente di gestire il denaro sia all'elevato livello di sicurezza che riduce il rischio di rapina e furto. Due elementi che hanno permesso a M-Pesa di conquistare anche altri Paesi oltre al Kenya, ossia Albania, Egitto, Ghana, India, Lesotho, Mozambico, Repubblica Democratica del Congo e Tanzania per un totale di 29,5 milioni di clienti serviti da quasi 300.000 agenti.
Oltre ad espandersi però M-Pesa si evolve. Ad esempio nel 2009 Vodafone decise di introdurre la possibilità di inviare e ricevere fondi dall'estero, stipulando una partnership con Homesend, TransferTo e MFS Africa. Nel 2013 invece in Tanzania M-Pesa ha cominciato ad essere utilizzato per distribuire le spese e i costi di trasporto degli ospedali, permettendo a circa 1000 madri ogni anno di essere curate gratuitamente.
Insomma, grandi traguardi che non si limitando a dare alle persone un sistema sicuro per lo scambio di denaro, ma che soprattutto migliora la qualità della vita in luoghi remoti e spesso abbandonati a se stessi.