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Waterworld: in sviluppo la serie sequel del film con Kevin Costner

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Waterworld

A oltre 25 anni di distanza dall’uscita del film, Waterworld potrebbe avere un seguito sul piccolo schermo. Secondo quanto riporta Collider, il produttore John Davis sta infatti sviluppando una serie pensata per lo streaming con Dan Trachtenberg alla regia. «Faremo la versione in streaming di quel film, la continuazione di quel film», ha dichiarato in proposito Davis.

Waterworld aveva come protagonista Kevin Costner nei panni di Mariner, un vagabondo che naviga in una Terra post apocalittica, totalmente inondata dopo lo scioglimento della calotta polare e il conseguente innalzamento del livello dei mari. Il marinaio, il cui corpo è mutato per adattarsi all’ambiente inondato d’acqua, accetta con riluttanza di aiutare una donna (Jeanne Triplehorn) e una giovane ragazza (Tina Majorino) a cercare la terraferma mentre combattono contro la fame e scappano da un gruppo di fuorilegge guidati da Dennis Hopper.

La serie dovrebbe seguire i personaggi del film originale del 1995, anche se Davis non ha menzionato nessun attore. Il produttore ha invece specificato che la serie sarebbe ambientata 20 anni dopo Waterworld.

Waterworld: dal grande al piccolo schermo

Davis ha rivelato che c’è già una piattaforma streaming disponibile a pubblicare la serie, ma ha rifiutato di rivelarne il nome. «Per ora, è alla Universal Television e lo stiamo creando. Ma sì, pensiamo che abbia già una casa», ha aggiunto il co-produttore John Fox, lasciando intendere che la piattaforma in questione potrebbe essere Peacock, di proprietà di NBCUniversal. Il progetto è ancora nelle prime fasi di sviluppo, quindi non c’è ancora uno showrunner associato al progetto. Davis ha rimarcato i buoni propositi per la serie sequel con questo suo ricordo del film:

L’unico film a cui sono tornato di recente, che ho realizzato e rivisto, rimanendo sorpreso da quanto sia invecchiato bene, è Waterworld. Per molti, molti anni non ho voluto vederlo perché pensavo che il film non funzionasse, che fosse diverso dalla sceneggiatura, che non fosse buono come lo script e che avesse problemi di produzione. Poi ci sono tornato sopra e l’ho visto di nuovo, e ho pensato, “Oh sì, questo film invecchia alla grande con il tempo”.

Non mancheremo di tenervi aggiornati sugli sviluppi di questo progetto.

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