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Twitter, una fake news su un attacco al Pentagono pubblicata da una “spunta blu”

La combinazione di account verificati a pagamento e intelligenza artificiale generativa renda molto facile diffondere fake news. Lunedì mattina, una foto falsa di un’esplosione al Pentagono, presumibilmente creata dall’intelligenza artificiale, ha fatto il giro del web, anche se l’evento non è mai avvenuto: colpa di un account con spunta blu su Twitter.

La spunta blu su Twitter e il finto attacco al Pentagono

In meno di mezz’ora dalla generazione, la foto è apparsa su un profilo Twitter con il bollino blu chiamato “Bloomberg Feed”, che poteva essere facilmente confuso con un vero profilo affiliato alla testata Bloomberg, soprattutto perché aveva il bollino blu. Da allora quel profilo è stato bloccato.

Anche il canale di informazione controllato dal governo russo RT ha condiviso la foto, secondo gli screenshot che gli utenti hanno fatto prima che il tweet fosse eliminato. Lo hanno condiviso diversi profili Twitter con centinaia di migliaia di seguaci, come DeItaone, OSINTdefender e Whale Chart. Anche una rete televisiva indiana ha riportato la falsa esplosione al Pentagono. Non è chiaro da dove sia partita questa foto e notizia fasulla.

twitter elon musk periscope min

Non è la prima volta che una foto truccata riesce a ingannare il web, ma il rischio è maggiore quando la falsa notizia riguarda un’esplosione in un palazzo governativo americano. Alcuni hanno sostenuto che la foto truccata potrebbe aver influito su una variazione di 25 punti base dell’S&P 500 in Borsa.

La disinformazione nasce anche prima di Internet, ma l’espansione dell’IA generativa e il cambiamento nel sistema di verifica di Twitter creano una situazione particolarmente favorevole. Infatti, pur sapendo che la verifica non funziona più come in passato, leggere una notizia da un account chiamato Bloomberg Feed con una spunta blu sembra garantire affidabilità. Con effetti potenzialmente dannosi.

Se il cambio di policy di Twitter dipende dalle decisioni di Elon Musk, da parte nostra dovremmo prendere quotidianamente la decisione di controllare le fonti di ogni notizia arrivata da Twitter. Oppure, smettere di utilizzarlo come fonte.

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Source
TechCrunch

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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