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Peregrine lanciato sulla Luna: è il primo lander di un privato

A bordo strumenti della Nasa per esperimenti

Nel luglio del 2021, con il volo di Richard Branson nello spazio, la stampa mondiale (compresi noi di Tech Princess) aveva scritto che era stata inaugurata l’era del turismo spaziale.

Definizione ripresa qualche mese dopo, quando nel settembre dello stesso anno la missione Inspiration4 di Elon Musk aveva mandato in orbita per la prima volta un equipaggio composto da soli non professionisti.

I privati oggi non si accontentano più, genericamente, di perlustrare lo spazio, ma vogliono “conquistare” i pianeti, o quanto meno i satelliti. In queste ore, infatti, il lander Peregrine è stato lanciato sulla Luna. Ed è la prima operazione di questo tipo condotta da un’azienda privata, Astrobotic. Si tratta di una missione di cui si parla da tempo, e che inizialmente era prevista per la fine del 2022. Cosa sappiamo del lancio di Peregrine sulla Luna?

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Il lancio di Peregrine sulla Luna

Il lancio del lander Peregrine sulla Luna è avvenuto alle 8:18 (ore italiane) di lunedì 8 gennaio.

Il decollo è avvenuto dalla piattaforma 41 della Space Force Station di Cape Canaveral, la base del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Il razzo lanciato è il Vulcan Centaur, al suo primo volo, e anch’esso è stato costruito da un’azienda privata, la ULA (United Launch Alliance).

A bordo di Vulcan Centaur c’è il lander Peregrine, che arriverà sulla Luna il 23 febbraio prossimo. Costruito da Astrobotic, Peregrine sarà il primo veicolo spaziale che toccherà la superficie lunare, a distanza di quasi cinquantadue anni dalla missione Apollo 17, che regalò al mondo l’indimenticabile allunaggio dell’11 dicembre 1972.

Il lander

Peregrine, il lander lanciato sulla Luna, si chiama in realtà Peregrine Mission One o Peregrine Lunar Lander (anche se il nome della missione è Cert-1).

Il lander, largo 2,5 metri e alto 1,9, pesa quasi 1.330 chili. Peregrine può trasportare sulla superficie lunare un carico di 90 chili, che come vedremo sarà suddiviso tra carichi utili di 9 diversi Paesi.

Il razzo Vulcan Centaur che contiene il lander è alto quasi 62 metri e dal diametro di 5,4. Ha due motori costruiti dalla Blue Origin, ed è alimentato a metano liquido.

La missione

La missione Cert-1, che porterà il lander Peregrine sulla Luna, fa parte del programma CLPS (Commercial Lunar Payload Services) della Nasa. Si tratta di una missione preparatoria ad Artemis III, programmata per la fine del 2025.

Il programma CLPS, con il lancio di veicoli spaziali di aziende private contenenti a bordo strumenti scientifici, ha l’obiettivo di studiare l’atmosfera, la superficie e il sottosuolo lunare, e fornire i dati raccolti alla successiva missione Artemis III.

Il carico di Peregrine comprende, anzitutto, sei strumenti scientifici della Nasa. Ma anche strumenti dell’Agenzia spaziale tedesca, 5 piccoli rover lunari dell’Agenzia spaziale messicana, un ulteriore rover lunare statunitense e un sensore di Astrobotic Technology per consentire atterraggi su corpi celesti con una precisione inferiore ai 100 metri.

Al di là degli strumenti scientifici, ci sono carichi di valore culturale e simbolico, come una capsula dell’azienda giapponese Astroscale contenente i messaggi di bambini da tutto il mondo.

Tra gli altri Paesi che hanno contribuito ai 21 carichi del lander ci sono l’Ungheria, il Regno Unito e le Seychelles.

Le prossime missioni lunari

Mentre Peregrin è diretto verso la Luna, il rover giapponese Slim è già nell’orbita del satellite, e il suo allunaggio dovrebbe avvenire il 19 gennaio.

Intanto si sta muovendo un’altra agenzia privata, l’Intuitive Machine. Che dopo aver rinviato il lancio della missione Im-1, prevista per gennaio, porterà il suo lander Nova-C sulla superficie lunare il 22 febbraio, grazie al razzo Falcon 9 di SpaceX.

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La protesta dei Navajo

Tra i carichi che Peregrin sta portando sulla Luna ce ne sono alcuni curiosi, dedicati ad esempio all’arte o ai Bitcoin.

Un altro, per iniziativa delle aziende Celestis e Elysum Space, conterrà le ceneri di diversi attori di Star Trek e del creatore della serie. Ma l’iniziativa ha sollevato le proteste dei Navajo, secondo cui una simile azione è una profanazione della sacralità del suolo lunare. Al punto che il Presidente della nazione Navajo, Buu Nygren, ha scritto una lettera alla NASA chiedendo formalmente il rinvio del lancio.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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