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Recensione WWE2k19: una trionfale entrata sul ring

Abbiamo giocato al nuovo capitolo della serie WWE pubblicato da 2K Sports, ecco cosa ne pensiamo

Sebbene il Wrestling in Italia non sia un sport molto popolare, pochi possono negare di aver passato almeno una domenica mattina davanti la televisione a tifare per gli stravaganti lottatori. Uno spettacolo di puro intrattenimento fatto di lotte, drammi, onore e tradimenti e sono questi gli ingredienti che 2K Sports ha saputo trasporre perfettamente nel nuovo capitolo di WWE2k19.

Verso il Ring con WWE2k19

Il punto di forza di WWE2k19 è sicuramente la varietà. Il gioco comprende infatti molte modalità diverse tra loro, un roster di personaggi ampissimo e una possibilità di personalizzazione che non conosce precedenti nella storia del franchise.

La modalità più interessante è sicuramente “La mia Carriera” che ci permette di addentrarci nel vivo della WWE con un lottatore personalizzato. Una volta avviata la carriera avremo la possibilità infatti di creare un nuovo personaggio attraverso un editor che definire “ricco” sarebbe poco. Gli elementi da poter modificare sono moltissimi. I caratteri fisici del lottatore possono essere scelti in totale libertà: il peso, la muscolatura, colore degli occhi, stile di capelli e persino la dentatura. Solo il volto può essere modellato in 12 modalità differenti, permettendovi un completo controllo. Stesso discorso per i vestiti o le maschere di cui potete scegliere il tipo, colore ma anche materiale arrivando persino al tipo di ricamature. E non è finita qui! Avrete infatti anche la possibilità di cambiare le pose o l’entrata sul ring. l set di mosse variano a seconda della categoria a cui appartiene il vostro lottatore che devono corrispondere, ovviamente, ad un determinato range di peso e altezza.

Esistono 5 categorie alle quali il vostro personaggio può appartenere:

  • Technicians, concentrati sulle mosse tecniche e su incontri più elaborati
  • Powerhouse, che puntano esclusivamente sulla forza bruta
  • Giant, i giganti del ring che utilizzano il proprio corpo come arma
  • Cruiser, agili e veloci
  • Striker, i lottatori che puntano a colpire in fretta e con maggiore violenza

Non manca nemmeno uno skill tree ben sviluppato su tre rami distinti che si focalizzano su caratteristiche come la stamina, l’energia, il danno o l’efficacia delle prese.

Lo spettacolo del Wrestling

La trama che si sviluppa nella modalità Carriera non è delle più originali: un aspirante lottatore inizia a farsi strada nel mondo del Wrestling da una sgangherata palestra di una scuola superiore ai ring più ambiti. Ma la storia è raccontata con un po’ di stile in più rispetto ai capitoli precedenti con colpi di scena, amori e tradimenti tipici della lore dei personaggi WWE. Yuke’s e Visual Concepts sono riusciti a sviluppare questo titolo racchiudendo in sè l’essenza stessa dello show.

La modalità “Towers” rappresenta una novità nella serie. Si tratta di una serie di incontri in successione con specifiche regole. Ogni incontro è caratterizzato da un livello di difficoltà che andrà aumentando scontro dopo scontro. A questi incontri si affiancheranno anche delle gare giornaliere, settimanali o mensili che verranno aggiunte di volte in volta. Questo è un espediente intelligente per mantenere sempre vivo l’interesse dei giocatori con eventi sempre nuovi.

La giocabilità è fuori dal ring

Il vero pugno nell’occhio di questo capitolo è la giocabilità. Se WWE2k19 si è distinto finora per innovazione e varietà, il gameplay risulta ancora legato al passato. Alcune particolarità come il numero limitato di contrattacchi rendono i combattimenti un po’ più tattici per calcolare il momento giusto in cui reagire o agire, ma in generale gli scontri si rivelano molto macchinosi e sempre troppo simili. In questo capitolo sono stati introdotti anche dei velocissimi Quick Time Event per migliorare l’effetto delle prese o liberarsi da quelle nemiche.

Alcuni difetti inerenti alla fisica e bug generali sono troppo evidenti e finiscono inevitabilmente per creare scene comiche non richieste dove i corpi dei lottatori scattano immediatamente per posizionarsi esattamente nel modo in cui è stata pensata la mossa per funzionare. Un difetto che speravamo di non vedere più nel 2018.

Anche dal punto di vista grafico ci sono parecchi difetti. Sebbene la resa grafica sia migliorata rispetto al precedente capitolo con interessanti giochi di luci e riflessi, troviamo delle imbarazzanti animazioni facciali che ci hanno catapultato improvvisamente nel 2008. Il che è un vero peccato se si pensa a come sono stati realizzati perfettamente i campioni della WWE come Triple H o The Rock. Eccellente, come sempre, l’audio e la colonna sonora che grazie alla potenza del Metal e del Rock sono riusciti a gasarci anche nei momenti più “tranquilli”.

In conclusione

WWE 2k19 si distingue dagli altri capitoli del franchise per una grande varietà e una vastissima possibilità di personalizzazione. Sebbene non riesca ad eccellere in termini di gameplay o grafica si difende bene vantando un roster di personaggi molto ampio con le stelle del wrestling del presente e del passato.

Le meccaniche di gioco non sono stravolte e la trama della “mia carriera” non vi farà provare momenti di pathos ma in definitiva si tratta di un gioco piacevole che restituirà la voglia del Wrestling della domenica mattina.

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Daniele Cicarelli

Indigente giramondo con la grande passione per i videogiochi, l'Arte e tutte le storie Fantasy e Sci-Fi che parlano di mondi alternativi senza zanzare. Fermo sostenitore dell'innovazione, del progresso tecnologico e della superiorità del Tipo Erba. Dalla parte dei Villains dal 1991.

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