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Stranamore, il programma di culto (e il suo infaticabile camper). La macchina del tempo

All you need is love…

I cultori dei telefilm americani degli anni Ottanta del secolo scorso si saranno chiesti che fine abbia fatto il furgone dell’A-Team. Facile: è stato ridipinto ed è diventato il camper di Stranamore, il programma di culto condotto (nei suoi anni di maggior successo) da Alberto Castagna.

Perdonate, non siamo riusciti a non iniziare con una battuta. E così, non solo abbiamo introdotto la trasmissione di culto di cui ci occuperemo oggi, ma ne abbiamo già indicato due degli aspetti peculiari e vincenti, su cui torneremo: il conduttore e il camper.

Il programma, Stranamore, è cronologicamente di poco posteriore agli altri di cui ci siamo finora occupati in questa rubrica. Ma ha avuto come loro ascolti record e un folto seguito di fedelissimi.

Cos’era Stranamore, il programma dei cuori infranti, e perché si chiamava così?

Alberto Castagna

Stranamore: il nome

Partiamo subito dalla questione più spinosa: perché il programma Stranamore si chiama così?

Il riferimento culturalmente più noto è di certo Il dottor Stranamore, capolavoro cinematografico di Stanley Kubrick con un inarrivabile Peter Sellers. Ma al di là della quasi omonimia, i punti di contatto sono davvero pochi. Così come poca sembra l’attinenza con la canzone omonima di Roberto Vecchioni del 1978.

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È più facile che il nome del programma sia stato scelto solo per assonanza, e per il fatto che abbia mostrato, appunto, le stranezze dell’amore.

Come nasce Stranamore

Curiosa la nascita del programma Stranamore, che si rifà a una trasmissione olandese del 1992 dal titolo All You Need Is Love.

Il nome dubitiamo che vi lascerà indifferenti. Infatti non si tratta solo di una formidabile canzone dei Beatles, ma anche di un tormentone utilizzato per la sigla della trasmissione. Oltre che (ogni venti secondi circa) come stacco musicale durante lo svolgimento del programma.

Stranamore debutta nel 1994, e deve la sua formula a tre precedenti rubriche contenute in altrettante trasmissioni. E cioè Fiori d’arancio (contenuta in Portobello), Amore ritorna (presente in Studio 5) e Ti amo… parliamone (in Agenzia matrimoniale).

La nascita della trasmissione è legata a un aneddoto. Non essendo troppo convinto del format, Silvio Berlusconi l’avrebbe voluto relegare a pillola quotidiana nella fascia pomeridiana su Rete 4. Ma dopo il suo ingresso in politica, e l’allontanamento dal ruolo direttivo alla Fininvest, l’ha spuntata Fatma Ruffini. Ovvero l’autrice del programma, che ha chiesto e ottenuto la messa in onda in prima serata su Canale 5.

Successo e declino

Gli anni dal 1994 al 1998 sono stati quelli dello straordinario successo di Stranamore.

Già nella stagione d’esordio, il 1994, il programma si aggiudica il Telegatto come trasmissione dell’anno. Nel 1998 viene interrotto per seri problemi di salute del conduttore. Castagna riprenderà le redini di Stranamore nel 2001 sino al 2005, anno della sua prematura morte, quando a condurre (sino al 2009, ultimo anno di messa in onda) sarà Emanuela Folliero. Ma la seconda fase di Stranamore non replicherà gli ascolti della prima, e infatti ci sarà il passaggio da Canale 5 a Rete 4.

Stranamore, in breve

In breve, il programma Stranamore consisteva nel fatto che alcune coppie in crisi, anziché rivolgersi agli amici o allo psicologo, pensavano bene di farlo sapere a tutta l’Italia.

Il partner ancora innamorato registrava un accorato (e spesso involontariamente comico) videomessaggio, e un camper si incaricava di recapitarlo all’altro partner. Che poteva scegliere se ignorare bellamente l’appello, ascoltarlo e continuare a fare la propria vita, o pentirsi e riallacciare il rapporto.

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  • Castagna, Alberto (Autore)

I motivi del successo

Il programma Stranamore era in effetti un contenitore unico nel suo genere. L’elemento cardine, naturalmente, era l’intimità di coppia: persone con uno scarso senso della privacy mostravano incomprensioni, contrasti e motivi di attrito che da quando esiste il mondo sono presenti in ogni coppia.

Insomma: si era attratti dai concorrenti per una mistura di identificazione e voyeurismo.

Qualcuno ha dubitato che le storie presentate fossero tutte autentiche. Ma queste sono domande da non farsi, come per le questioni giuridiche in Forum (programma di cui magari ci occuperemo in futuro): in simili occasioni bisogna lasciare spazio alla sospensione dell’incredulità.

C’era poi la conduzione di Alberto Castagna, garbata e ironica. E c’era infine il mitico camper, che andando a pescare i partner su e giù per lo Stivale mostrava scorci delle nostre bellezze paesaggistiche e monumentali.

E comunque, ricordiamolo, All You Need Is Love.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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