In queste ore sembra che aziende tech come Xiaomi e Lenovo stiano ritirando i propri prodotti dai negozi in Russia, per timore delle sanzioni. Una mossa che però starebbe infastidendo Pechino, che non vorrebbe cedessero alle pressioni occidentali.
Xiaomi e Lenovo si ritirano dalla Russia, contro il volere di Pechino
La notizia arriva dal Wall Street Journal, che rivela come alcune grandi aziende tech cinesi stiano silenziosamente ritirando i propri prodotti dalla Russia. Una decisione che non piace a Pechino, che ha più volte respinto le sanzioni commissionate a Mosca dall’Occidente.
Nelle ultime settimane infatti sembra che Xiaomi abbia bloccato le spedizioni verso la Russia. E alcune società di logistica hanno rilevato che Lenovo avrebbe cessato le consegne da dopo l’invasione dell’Ucraina. Nessun annuncio ufficiale come per le aziende occidentali, ma sembra che anche in Cina si vogliano evitare le sanzioni.
Secondo il Wall Street Journal, già a fine marzo Gina Raimondo, a capo del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, aveva avvertito che gli Stati Uniti avrebbero smesso di fornire software alle aziende cinesi che fornivano chip e dispositivi alla Russia. Che significherebbe, potenzialmente, niente Android con servizi Google per Xiaomi e niente Windows o ChromeOS per Lenovo. Qualcosa che le due aziende vogliono evitare a tutti i costi.
Sembra quindi che la volontà di ottemperare alle richieste del governo di Pechino non possa competere con la necessità di evitare le sanzioni. Anche altre aziende come il produttore di droni DJI ha sospeso le operazioni in Russia e Ucraina dopo la pressione mediatica.
La Russia si trova quindi sempre più economicamente da sola, per un conflitto che sta costando moltissimo al Cremlino su tutti livelli. Vi terremo aggiornati sullo sviluppo di questa situazione.
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