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Babaiola, la community travel LGBTQIA+

Suggerimenti utili su strutture gay-friendly in tutto il mondo

Se state pianificando la vostra vacanza e siete alla ricerca di suggerimenti per strutture gay-friendly, allora Babaiola è quello che fa per voi. Una community di viaggiatori LGBTQIA+, in cui gli utenti di tutto il mondo possono scambiarsi consigli utili su alberghi, locali, ristoranti e molto altro ancora.

Babaiola, una community rivolta ai viaggiatori LGBTQIA+

Nata nel 2014 da un’idea di Nicola Usala e di alcuni colleghi programmatori dell’Università di Cagliari, Babaiola è una community di viaggiatori che condividono i valori LGBTQIA+. “Ci siamo resi conto che in Italia le informazioni su argomenti LGBTQIA+, in particolare legate ai viaggi, erano difficili da reperire – racconta il fondatore -. E in Italia sono ancora frequenti gli episodi di discriminazione, come il rifiuto da parte di alcuni albergatori di accogliere coppie gay“. Sotto questo punto di vista, è evidente la necessità di poter reperire informazioni utili su alberghi e strutture gay-friendly, così da potersi godere la vacanza in totale serenità.

Chiaramente, come potete immaginare, la difficoltà dei fondatori di Babaiola è stata quella di riuscire a convincere gli investitori di quanto fosse valida l’idea. “Quando lanci una startup devi riuscire a far capire agli altri che dietro c’è un business che ha senso di esistere. Non è stato facile, ma quando hai le idee chiare tutto è possibile“, ha commentato Nicola. E in fondo, il successo della community dimostra quanto l’idea originaria fosse valida. Al momento, infatti, vanta ben 350mila visite al mese da Italia, Regno Unito, Germania e altri Paesi.

Ma a cosa si deve il successo della community di Babaiola? Anzitutto, all’idea incredibilmente innovativa. E poi alle competenze acquisite da Nicola e soci durante i corsi di Google Digital Training. “Grazie ai corsi di Google Analytics abbiamo imparato a monitorare i parametri più importanti per la crescita della community: quanti utenti hanno visitato il sito, da quali siti sono arrivati, quanto tempo hanno trascorso sulle pagine, quanti si sono poi iscritti, informazioni preziose per preparare le campagne promozionali online – chiosa il founder -. Grazie a Google riusciamo a farci trovare da nuove persone, ci stiamo facendo conoscere in altri Paesi, e realizziamo pubblicità efficaci: ora siamo pronti per il salto di qualità“.

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Chiara Crescenzi

Editor compulsiva, amante delle serie tv e del cibo spazzatura. Condivido la mia vita con un Bulldog Inglese, fonte di ispirazione delle cose che scrivo.

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