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L’iPhone sarà la prova della nostra identità, online e offline

Come lo smartphone sostituirà la nostra carta d'identità

È oramai da qualche tempo che l’iPhone è diventato uno strumento utile per dimostrare la nostra identità. E questo sembra essere solo l’inizio di una nuova “abitudine”. Alcuni sviluppi recenti, infatti, hanno dimostrato che lo smartphone di Apple potrebbe utilizzare, oltre alla biometria, nuove tecnologie per la verifica dell’identità personale. Il che lo renderebbe, di fatto, un dispositivo a cui è impossibile rinunciare. Al momento, infatti, l’iPhone offre quattro diverse modalità per verificare l’identità di un utente. Un piccolo passo verso quello che sarà una delle funzioni future più apprezzate dello smartphone. Andiamo allora a scoprire di cosa si tratta.

Identità personale: come dimostrarla con il proprio iPhone

Se l’obiettivo futuro di Apple è quello di rendere l’iPhone uno strumento utile per la verifica dell’identità personale, allora la compagnia è già sulla buona strada. Per ora, sono quattro le modalità a disposizione degli utenti per dimostrare la propria identità:

  • la patente di guida nell’App Wallet
  • l’accesso senza password tramite Passkey nel Cloud
  • il badge universitario
  • il bypass dei Captcha

Patente di guida nell’App Wallet

Era il Giugno dello scorso anno quando Apple ha annunciato la sua intenzione di portare i documenti di identità nell’App Wallet. “Per essere completamente liberi dal vostro portafoglio fisico, c’è un’altra cosa che dobbiamo portare su iPhone. E questo è il vostro documento d’identità – si leggeva nel blog ufficiale della compagnia -. Quindi stiamo portando le carte d’identità su Apple Wallet. Questo autunno, scannerizzerete semplicemente la patente di guida o l’ID statale negli stati statunitensi partecipanti. È così facile. Le vostr informazioni ID sono ora in Wallet. Crittografato e archiviato in Secure Element, la stessa tecnologia dell’elemento hardware che rende Apple Pay privato e sicuro“.

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Secondo quanto annunciato, poi, la Transportation Security Administration avrebbe consentito ai proprietari di iPhone di presentare la versione digitale della propria patente di guida come prova dell’identità personale per i viaggi aerei. Al momento, però, questo sistema non è ancora stato implementato in nessuna località degli Stati Uniti, nonostante una trentina di Stati si siano dimostrati interessati all’idea. Questo significa che anche se ora non c’è la possibilità effettiva di utilizzare l’iPhone per imbarcarsi su un volo transcontinentale, non è detto che nel prossimo futuro questa situazione non possa verificarsi. Anzi, tutt’altro.

Badge universitario

La collaborazione con Blackboard consente agli studenti universitari di archiviare la propria tessera nell’App Wallet, così da poterla utilizzare per qualunque attività all’interno del campus: dall’ingresso alle strutture al pagamento dei conti della lavanderia, e molto altro ancora. “Gli studenti che caricano i propri ID in Apple Wallet su iPhone/Apple Watch potranno avere accesso sicuro alle strutture del campus, alle residenze e altro, oltre a utilizzare la carta digitale per i pagamenti presso distributori automatici, sale da pranzo, lavanderia e persino punti vendita al dettaglio fuori del campus che accettano l’ID studente come pagamento“.

Passkey nel Cloud/FIDO

Nel 2020 Apple è entrata a far parte della Fido Alliance, un gruppo di assistenza tecnologica che punta ad eliminare le password. L’obiettivo di FIDO, nello specifico, è quello di consentire agli utenti di autenticarsi utilizzando un dispositivo come un iPhone con Face ID, accantonando l’abitudine di utilizzare username e password. In poche parole, la logica di funzionamento è questa:

  • un sito Web o un’App vi chiede di identificarvi e dimostrare la vostra identità
  • l’iPhone riceve quella richiesta e attiva Face ID
  • se la faccia corrisponde, l’iPhone dice al sito web chi siete, e che ha confermato la vostra identità personale.

Come potete notare, quindi, in nessun momento dell’autenticazione è richiesto l’uso di una password. L’intero procedimento, infatti, viene eseguito sul vostro dispositivo, e non sul server del sito web. Un’opzione che Apple ha integrato completamente con iOS 16 e macOS 13, fortunatamente. Al tempo stesso, ci vorrà del tempo affinchè sempre più servizi online supportino questo sistema, ma è innegabile che la compagnia abbia fatto il primo passo per renderlo possibile.

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Bypass dei Captcha

Grazie ad iOS 16 gli utenti hanno la possibilità di bypassare i Captcha nelle App e sul Web. “Una nuova funzionalità chiamata Token di Accesso privato utilizzerà una combinazione di dettagli sul vostro dispositivo e il vostro ID Apple per informare un sito Web che siete utenti legittimi piuttosto che robot. A sua volta, questo vi consente di ignorare completamente il passaggio Captcha“. Così riferisce Apple. Certo, non possiamo dire che questo sia un sistema di verifica dell’identità personale, ma funziona all’incirca allo stesso modo. Ossia esegue una forma di convalida dell’utente, e questa avviene attraverso il suo iPhone. Proprio per questo, aggiungiamo questa modalità a quella di cui abbiamo parlato sopra, così da dimostrare che Apple sta facendo molta strada per rendere il suo smartphone uno strumento di verifica dell’identità.

Il futuro dell’iPhone come strumento di verifica dell’identità

Considerando i grandi successi ottenuti da Apple di recente, è abbastanza ovvio immaginare che l’iPhone possa diventare uno strumento fondamentale per dimostrare la propria identità personale. Soprattutto perchè questo renderebbe la pratica di identificazione più sicura per tutti: individui, aziende e governi. Anzitutto, c’è da considerare che usare l’iPhone per farsi riconoscere è più sicuro sia online sia offline. La violazione dei dati degli utenti in Rete è oramai all’ordine del giorno, soprattutto perchè spesso le aziende non eseguono pratiche di archiviazione sicure e finiscono con l’essere il bersaglio di cybercriminali. Con FIDO, invece, non c’è un database da hackerare. E questo rende tutto più sicuro.

Per quanto riguarda l’offline, l’iPhone permette di rilevare solo i dati personali necessari, e lo fa in forma crittografata. Mostrando la patente di guida dall’App Wallet alle autorità, ad esempio, queste ricevono soltanto i dati di cui hanno bisogno, e non tutti quelli contenuti nel documento. E se questi sono i vantaggi per gli utenti, ce ne sono altrettanti anche per le aziende. Con FIDO nessuna credenziale utente viene memorizzata sul server, dato che l’autenticazione avviene interamente sui dispositivi delle persone. Questo significa che le compagnie non rischiano di essere attaccate da hacker che vogliono sottrargli i dati degli utenti. Perchè materialmente non ci saranno dati da custodire. Insomma, l’idea di utilizzare un iPhone come custode dell’identità personale avrebbe non pochi vantaggi. Ma quando saremmo davvero disposti a rendere questa evoluzione reale?

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Chiara Crescenzi

Editor compulsiva, amante delle serie tv e del cibo spazzatura. Condivido la mia vita con un Bulldog Inglese, fonte di ispirazione delle cose che scrivo.

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