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La giornata internazionale dei musei, tra difficoltà e riaperture

Il tema di quest’anno è: “Il futuro dei musei: rigenerarsi e reinventarsi”. Come sta cambiando la fruizione dei musei

Oggi, come ogni 18 maggio, si celebra la giornata internazionale dei musei.

Scopriamo la storia della ricorrenza, come si festeggia quest’anno e quali sono le prospettive per il futuro prossimo di uno dei settori più colpiti dalla pandemia.

La giornata internazionale dei musei: quando nasce

Il 18 maggio si celebra in tutto il mondo la giornata internazionale dei musei. La ricorrenza è stata istituita nel 1977 a Mosca durante l’assemblea generale dell’ICOM (International Council of Museums). L’ ICOM è la principale organizzazione internazionale non governativa che rappresenta i musei e tutti i ruoli professionali che ne fanno parte.

I musei che, in tutto il mondo, partecipano attivamente all’iniziativa, programmano eventi innovativi e attività inerenti al tema scelto di anno in anno, coinvolgendo il proprio pubblico. L’obiettivo è quello di sensibilizzare sull’importante ruolo dei musei come istituzioni al servizio della società e del suo sviluppo.

La data del 18 maggio è simbolica, ma spesso gli eventi e le attività programmate per celebrare la ricorrenza durano diversi giorni.

Lo scopo è quello di diffondere a livello globale la consapevolezza che i musei sono un fondamentale mezzo di arricchimento e di scambio culturale, di dialogo tra le culture, di comprensione reciproca, cooperazione e pace fra i popoli.

La notte europea dei musei

Dal 2011 in Europa si celebra la Notte europea dei musei, che cade ogni anno tra il 18 e il 19 maggio. Durante l’evento, ideato nel 2005 dal Ministero della Cultura e della Comunicazione francese, i musei sono invitati ad aprire gratuitamente le loro porte al pubblico fino all’una di notte del giorno 19. Un modo per mostrare le opere da una prospettiva inedita e ancora più affascinante.

giornata internazionale dei musei 2021

L’edizione 2021 della giornata internazionale dei musei

Nell’anno in corso, il tema della giornata internazionale dei musei – che si celebra oggi martedì 18 maggio – non poteva prescindere dal particolarissimo momento che stiamo vivendo.

Ecco infatti che il tema di quest’anno è: “Il futuro dei musei: rigenerarsi e reinventarsi”.

Si vuole così sottolineare la necessaria reazione a una crisi che, se ha sconvolto le nostre vite sotto diversi punti di vista, ha certamente colpito alcuni settori più di altri. La pandemia ha avuto profonde ripercussioni sull’universo dei musei. Dal punto di vista economico, ma anche sociale e psicologico.

Tuttavia, questa crisi è anche servita a reinventare il modo di fruizione dei musei, con formule che con ogni probabilità saranno utilizzate anche in futuro. Quando cioè, e ci auguriamo il prima possibile, ogni attività culturale potrà riprendere con i propri ritmi fisiologici e le modalità classiche.

I numeri della crisi

Tra i tanti report che hanno fotografato la crisi del mondo dei musei durante i mesi della pandemia, quello di The ArtNewspaper mostra cifre davvero poco rassicuranti.

In sintesi, la partecipazione complessiva del pubblico ai cento musei d’arte più visitati al mondo è diminuita addirittura del 77%. Siamo passati dai 230 milioni di visitatori nel 2019 ai 54 milioni del 2020.

Complessivamente, i cento musei sono stati chiusi per 41.000 giorni. Per intenderci, nello scorso anno si è perso più di un secolo di visite.

giornata internazionale dei musei

Le opportunità del digitale

D’altronde, i mesi di chiusura forzata dei musei hanno necessariamente fatto aguzzare l’ingegno a organizzatori e curatori, e la fruizione delle opere d’arte è stata spesso veicolata attraverso il digitale.

Moltissimi, in Italia e nel mondo, i musei che hanno reso possibili i tour virtuali del proprio patrimonio artistico.

Ne abbiamo parlato in diversi articoli, sottolineando come i virtual tour siano stati sfruttati anche al di là dell’ambito museale.

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Musei e media digitali
  • Mandarano, Nicolette (Autore)

Ripensare il museo

Ed eccoci all’oggi, e al DPCM che, in Italia, ha permesso la riapertura dei musei a partire dallo scorso 26 aprile.

La giornata internazionale dei musei di quest’anno, dunque, segna davvero un nuovo inizio. Anche perché, come dichiara l’ICOM, la pandemia ha insegnato a tutti un nuovo modo di fruire dell’arte e di intendere la multiculturalità.

Leggiamo sul sito dell’ICOM: “È il momento di ripensare la nostra relazione con le comunità, di cui siamo al servizio, sperimentare modelli di esperienza culturale e riaffermare con forza il valore essenziale dei musei nella costruzione di un futuro equo e sostenibile. Dobbiamo difendere il potenziale creativo della cultura come motore per il rilancio e l’innovazione dell’era post-Covid”.

Un esempio del modo nuovo di intendere l’universo dei musei lo dà TikTok, che celebra la giornata odierna con l’iniziativa #MuseumMoment. Si tratta di un evento globale live non stop, una diretta in streaming alla scoperta dei più bei musei del mondo. La maratona toccherà ventitré istituzioni museali dislocate in dodici Paesi.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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