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2MuchTV lancia il primo NFT meta-degradabile: si autodistrugge entro una settimana

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L’inequivocabile nome dice tutto: “selfdestruct0x000000000000000000000000000000000000dEaD” è un NFT meta-degradabile lanciato da 2MuchTV. Questo si autodistrugge, eliminando qualsiasi traccia di sé, nel giro di una settimana. Conviene affrettarsi quindi, perchè sarà esposto fino al 12 giugno presso la galleria della designer Rossana Orlandi, presso Via Matteo Bandello 14-16 20123, a Milano.

L’opera non può essere acquistata, ergo non è possibile alcuna speculazione economica nei suoi confronti. Si tratta in effetti di un esperimento digitale e artistico dal forte valore concettuale. Non stupisce quindi che questo nasca dall’agenzia creativa 2MuchTV, che lo ha realizzato per l’iniziativa META_WASTE. Come suggerisce il nome, questa nasce con l’obiettivo di sensibilizzare sugli effetti inquinanti del metaverso, sicuramente tra i temi più caldi del mondo digitale. META_WASTE si pone una domande chiare: “siamo sicuri che il digital non abbia ripercussioni negative sul mondo fisico?” e “potrebbe accadere un abuse e misuse del digitale, come è stato per la plastica?”

Come funziona l’NFT meta-sostenibile di 2MuchTV

La società creerà uno smart-contract che monterà un NFT su rete ETH (Ethereum). In questo smart-contract verrà definita una funzione di autodistruzione, che ne cancellerà il contenuto rendendolo definitivamente inutilizzabile. Prima della distruzione del contratto, però, l’NFT verrà fatto lentamente morire abbassando il valore “life” definito nel suo erc-721 e successivamente mandato al burn address di ETH (0x000000000000000000000000000000000000dEaD). I metadati dell’NFT saranno invece cancellati dal nodo IFPS grazie a uno script dinamico.

La “morte” del token sarà raccontata visivamente attraverso l’elaborazione di un loop animato in pixel-art. Questo avverrà in loop per tutta la durata della manifestazione, ma a ogni ciclo sempre più parti di questo risulteranno oscurate (come se fossero dei veri e propri pixel morti).

Per approfondire leggi anche: Sostenibilità e Metaverso, un binomio compatibile?

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