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Buon compleanno, Linux: 30 anni fa nasceva per hobby

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KDE Plasma 30 anni Linux

30 anni fa, il 17 settembre 1991, fu rilasciata la prima versione di Linux, la famiglia di sistemi operativi open source che ben presto sarebbe diventata una grande parte della storia dell’informatica: nato per hobby, attualmente Linux alimenta infatti praticamente tutto ciò che ci circonda.

30 anni fa usciva la prima versione di Linux

Linux è un insieme di sistemi operativi Unix-like open source, il che significa che il codice sorgente che costituisce il kernel può essere utilizzato, modificato e distribuito da chiunque. Esistono varie distribuzioni, ma la cosa in comune è che utilizzano tutte il kernel Linux. 30 anni e qualche settimana fa, il 25 agosto 1991, Linus Torvalds annunciò il kernel a cui stava lavorando, che avrebbe preso il nome di Linux, ma la prima versione ufficiale del sistema operativo – la versione 0.01 – uscì solo qualche settimana dopo, il 17 settembre.

Di per sé Linux è semplicemente un kernel. Per questo motivo spesso ci si riferisce a differenti distribuzioni come Ubuntu, Debian, Arch, Mint o Fedora: questi sono pacchetti di software diversi che costituiscono un sistema operativo.

Un hobby diventato una pietra miliare dell’informatica

L’annuncio di Linus Torvalds, allora uno studente di 21 anni, al giorno d’oggi sembra quasi incredibile. Infatti l’inventore scrisse che stava creando un sistema operativo libero e gratuito per hobby. “È solo un hobby, non sarà grande e professionale come GNU.” E concludeva dicendo che probabilmente non avrebbe mai supportato nulla di concreto.

Beh, quell’ “hobby” è diventato invece qualcosa di incredibile negli ultimi 30 anni. Molto probabilmente, anche se non lo sapete, siete circondati da dispositivi basati su Linux: ora alimenta praticamente qualsiasi dispositivo smart attorno a noi. Compresi gli smartphone Android, gli assistenti vocali Alexa e Google Home, i frigoriferi smart, le lampadine smart, perfino le TV e – soprattutto – i nostri router. Questo perché la creazione del software per far funzionare i dispositivi, come gli elettrodomestici intelligenti, può essere costosa e i produttori utilizzano Linux come alternativa alla creazione di propri sistemi.

Linux è presente solo nel 2,4% dei computer utilizzati dalle persone comuni, rispetto a macOS preferito dal 16% e da Windows dal 76% delle persone. Ma bisogna andare oltre a ciò: Linux alimentata tutti i 500 migliori supercomputer del mondo. Ma non solo! Alimenta i satelliti e la ISS, la Stazione Spaziale Internazionale, Wall Street, gli arei e… praticamente tutto internet. Sì, perché praticamente quasi la totalità dei siti è “hostata” su server basati su Linux. I siti di hosting, infatti, mettono a disposizione server Windows e Linux, ma la scelta solitamente ricade sempre su quest’ultimo.

Perché scegliere un sistema operativo basato su Linux

Photo: GNOME.

Solitamente quel 2,4% di utenti che sceglie invece un sistema operativo basato su Linux per la sua quotidianità arriva a questa decisione per alcune motivazioni. Come prima cosa, i sistemi operativi Linux sono gratuiti: al contrario di Windows, ad esempio, non c’è un prezzo da pagare per poter utilizzare il prodotto. Inoltre è open source, quindi il codice sorgente è disponibile online e può essere modificato da chiunque ne abbia le capacità. Proprio grazie a questo sono nati i sistemi Android e Chrome OS, entrambi basati su Linux.

Un’altra motivazione molto forte è la capacità di personalizzazione che hanno questi sistemi operativi. I famosi desktop environment, gli ambienti desktop, sono davvero moltissimi e permettono di scegliere l’interfaccia grafica preferita. I più noti sono GNOME, XFCE, i3 (per i più esperti) e KDE Plasma. Ma, anche se non siete esperti, la quarta motivazione è il supporto della community. Online, infatti, si trovano moltissimi forum che aiutano a risolvere le problematiche o a conoscere più a fondo tutto il mondo di Linux.

Insomma, Linux è versatile, personalizzabile, semplice da aggiornare, gratuito e libero per tutti. Si tratta di un insieme di sistemi operativi nato quasi per sbaglio, per hobby, da uno studente di 21 anni che non avrebbe mai scommesso nulla sul suo kernel e che ora, invece, alimenta praticamente tutto ciò che ci circonda. Tanti auguri, Linux! Non vediamo l’ora di scoprire cosa ci riserverà il sistema operativo nei prossimi 30 anni.

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