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5 indie da non farsi scappare | Marzo 2019

1. Hazardous Space

Il publisher Black Tower Entertainment ha lanciato il 7 febbraio il nuovo survival in 2D, Hazardous Space, ricco di elementi tipici del genere RPG, uniti a uno stile classico dei roguelike. Scopriremo la storia di un ex militare che si fa strada tra orde di zombie e nemici di ogni sorta in una stazione spaziale, nel tentativo di guadagnarne l’uscita.

Siamo nel 2115, Max Carnage è uno degli addetti al trasporto di beni sulle navicelle spaziali, ma non sa ancora cosa lo attende in questa missione. Dovremo scoprire cosa è andato storto durante la navigazione spaziale del nostro eroe, durante la quale tutto è cambiato all’improvviso, investigando a nostro rischio e pericolo nella stazione. Tattica, decine di armi e abilità di combattimento saranno fondamentali per sconfiggere queste minacce.

Hazardous Space è pieno di battaglie basate sul combattimento a turni, rese ancora più avvincenti dalle armi che potremo guadagnare man mano che faremo progressi, oltre che tutti gli oggetti creati dagli strumenti raccolti in giro. In un gameplay a scorrimento basato su scontri all’ultimo sangue, ci ritroviamo con un gioco tutto da scoprire, con una grafica non troppo elaborata in stile old school, ma che contribuisce a rendere l’ironia del tono di questa avventura. Le animazioni sono piuttosto fluide, tra effetti speciali e colori molto vivaci, con qualche piccola pecca nel framerate e con una longevità di una manciata di ore che non guasta.

2. Degrees of Separation

È una teoria piuttosto nota, quella dei gradi di separazione, e come spesso accade non si presta solo a osservazioni di pura natura scientifica, ma anche a struggenti reinterpretazioni psicologiche. Degrees of Separation, sviluppato dallo studio Moondrop e lanciato il 14 febbraio per PlayStation 4, Xbox One, PC e Nintendo Switch, ne propone una declinazione videoludica. Si tratta di un platform in 2D con puzzle ambientali dai toni avventurosi, la cui storia è stata curata dall’acclamato sceneggiatore Chris Avellone, noto per aver partecipato alla produzione di Fallout: New Vegas, Pillars of Eternity e Dying Light 2.

La coppia di protagonisti è stata separata da una forza enigmatica e sconosciuta e sente il bisogno di ricongiungersi. Il gioco pone di fronte all’eterna questione dell’attrazione degli opposti, qui impersonati da due anime: Ember e Rime. La prima è una ragazza che porta con sé il potere del fuoco; il secondo è un giovane in un castello solitario, in grado di congelare qualsiasi cosa. Così le due anime affrontano un’avventura giocabile in single player o in cooperativa, con puzzle di crescente difficoltà da risolvere, seguendo lo sviluppo progressivo di una storia che sviscera man mano (anche) le personalità dei due protagonisti.

La grafica ha un impatto morbido e piacevole, per quanto semplice nella tecnica, nella quale la maggiore cura è stata infusa nei disegni e nei colori, ma le ambientazioni attraverso le quali le due anime viaggeranno non saranno molto diverse le une dalle altre. Anche i meccanismi alle spalle dei puzzle risultano ripetitivi dopo poche ore di gioco; un aspetto non trascurabile, poiché la loro risoluzione è l’unico modo per proseguire nella storia. Chiaramente Degrees of Separation punta sulla semplicità e sull’immediatezza della narrazione e dovremo cercare di trarre soddisfazione dalla narrazione e dalla bellezza dei colori suggestivi del gioco.

3. Fates – 8 Stories

Direttamente dal mondo fantastico, chiamato “il Continente”, arrivano le storie narrate in Fates – 8 Stories, il primo titolo sfornato dai ragazzi del team tutto italiano Horizon Psytech. Rinominato F8S, il gioco ripropone il genere GDR, ambientato in una terra minacciata da un misterioso dittatore. Solo Niko, il nostro eroe, sarà chiamato a fermarlo, ma come? Questo dipende dal giocatore: il titolo mette a disposizione otto personaggi diversi, tutti caratterizzati da una storia personale differente.

Tale aspetto motiva le “8 storie” del sottotitolo, selezionabili a seconda della preferenza di genere (quattro sono gli eroi maschili e quattro femminili), oltre alla distinzione dei quattro elementi in magia. Sorretto da una trama tutta da scoprire, Fates si presenta come un open world, nel quale esplorare un Continente vasto e ben eterogeneo, anche con l’ausilio di diverse mappe. In aggiunta, vagando qua e là si potranno incontrare gli altri 7 personaggi, scegliendo se portarli con sé, abbandonarli o perfino ucciderli.

Non potranno chiaramente mancare i templi e gli indovinelli che da sempre caratterizzano il genere e che sfideranno le capacità dei giocatori. Fates – 8 Stories promette una ventina di ore di gameplay, più di 200 nemici tra boss, mini-boss e mostri comuni, distribuiti secondo le logiche di gioco nel Continente e nei dungeon. Un titolo parecchio godibile, soprattutto per i nostalgici delle vecchie glorie videoludiche da cui è stata tratta ispirazione. Un’isola felice per gli affezionati di questo genere, di buona qualità e creato per allenare e promuovere le abilità psicologiche dei giocatori, tra cui abilità logica ed empatia.

4. Evergate

Persi in un regno dominato da divinità e spiriti, dove i sogni sono il riflesso della realtà e le anime rinascono, rinunciando al passato. Tranne noi, uno spirito infiammato che si erge a protagonista di Evergate, un puzzle espansivo in 2D dove potremo combattere i nostri nemici liberando l’energia intrappolata nei cristalli per risolvere gli enigmi e recuperare la memoria perduta. In questo platform in sviluppo da Stone Lantern guideremo un’anima dall’aspetto infantile di nome Ki, durante il suo viaggio nell’aldilà.

Una fiaba moderna che trae ispirazione da narrazioni intramontabili, come La storia infinita o lo stile visivo di videogiochi come Child of LightConteremo più di 100 puzzle open-ended , dimostrando creatività e sperimentazione possibili in questi luoghi dove potremo tentare diversi approcci al luogo stesso e al gioco. Inoltre, qui ci metteremo alla ricerca di oltre una decina di cristalli, ciascuno con il proprio potere e combinabili fra loro, il tutto godendo di una grafica perfettamente creata a mano e molto suggestiva. Ci attendono battaglie epiche contro boss e divinità, accompagnate da una colonna sonora ricca che seguirà l’intero viaggio di Ki.

Solo la connessione unica che si può stabilire tra lo spirito e la sua Fiamma possono svegliare la Fonte dentro di noi. Giocabile anche con un secondo giocatore, ci butteremo nell’esplorazione di quattro diversi ambienti per recuperare i ricordi e sbloccare di conseguenza nuovi cristalli e aree esplorabili. Si tratta di elementi interessanti, che non possono fare altro che stuzzicare la nostra curiosità e stare a vedere cosa succederà dopo la campagna Kickstarter!

5. Tunche

Creato dalle menti di LEAP Game Studios e previsto per il Q4 2019, in Tunche potremo esplorare la foresta Amazzonica alla ricerca di un’entità mitologica, combattendo contro animali fantastici e scoprendo misteri lungo il percorso. Le leggende narrano di una creatura che vaga per la foresta, senza sagoma né forma, che mette le perosne a confronto con il proprio io e lasciando che gli indegni periscano nella giungla. Questo essere viene appunto chiamato Tunche.

La scelta sarà tra 4 personaggi: Rumi, Qaru, Pancho, Nayra e Hat Kid, ognuno con il suo stile di combattimento e tante abilità sbloccabili. Questo nuovo beat’em up in via di sviluppo è naturalmente realizzato con una grafica composta da disegni fatti a mano, giocabile sia in single player, che in co-op, con i quali potremo affrontare boss epici e attraversare 4 mondi generati proceduralmente.

Così facendo, ogni gameplay sarà unico e potremo esplorare le profondità della foresta appieno, In questo gioco vengono quindi applicate tutte le caratteristiche di gameplay che lo rendono appetibile, completando il quadro con bellissimi fondali molto colorati. Ci troveremo in diversi livelli pieni di azione, oltre che assistere a un naturale ciclo giorno-notte e una miriade di nemici variabili a seconda del momento della giornata.

Il folklore peruviano ci attende, e per fare questo è stata lanciata una campagna Kickstarter di questo titolo, per il quale possiamo solo mettere le mani su una versione free, intitolata Tunche: Arena. Questa versione offre le modalità di gioco Horde e Endless, con ben 24 obiettivi sbloccabili e una classifica da scalare nella versione Steam. L’uscita è prevista per la fine del 2019, ma dai risultati della raccolta fondi finora condotta, tutto sembra procedere per il meglio!

Anche per questo mese vi abbiamo raccontato delle migliori novità nel settore indipendente italiano e straniero; avete qualche proposta per il prossimo numero della rubrica? Attendiamo sempre i vostri consigli!

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