Il 19 luglio 2018, dopo aver progressivamente conquistato pubblico e critica con due album ben assestati, i britannici The 1975 pubblicano il secondo singolo di A Brief Inquiry into Online Relationships, terza fatica discografica della band. La canzone si chiama Love it if we made it, con un testo il cui significato va ricercato nei numerosi riferimenti culturali, con i quali il cantante Matty Healy rivendica rabbiosamente il sogno di un mondo diverso.
Matty, il cui vero nome sarebbe Matthew, scrive il testo della canzone in modo assolutamente atipico. Decide infatti di scrivere ogni qualvolta vede qualcosa che gli provoca rabbia o insofferenza. Alla fine si ritrova tra le mani un vero e proprio affresco distopico del mondo contemporaneo, raccogliendo una serie di avvenimenti occorsi tra il 2016 e il 2018.
Matty non risparmia critiche feroci all’allora presidente USA Donald Trump e ai suoi seguaci (compreso Kanye West), al suprematismo bianco, alle tragedie umanitarie e all’avvento dirompente dei social media nelle nostre vite. Rende poi omaggio a Lil Peep, Colin Kaepernick e Alan Kurdi.
Il significato di Love it if we made it dei The 1975: il testo
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We’re fucking in a car
Shooting heroin
Saying controversial things
just for the hell of it
La prima strofa si apre con una rabbiosa critica al bisogno di sentirsi controversi e trasgressivi a tutti i costi, soprattutto sui social. “Dire cose controverse solo per il gusto di farlo”. Nel spiegare il significato di questa strofa a Genius, Healy ha dichiarato: “Viviamo in un mondo in cui tutto è costruito per catturare la nostra attenzione”. Nel video ufficiale, mentre canta queste parole, si intravede il giornalista di estrema destra Milo Yiannopoulos, celebre proprio per le sue controverse affermazioni sull’immigrazione, l’Islam e le donne
Selling melanin and then
suffocate the black men
Start with misdemeanors and
we’ll make a business out of them
Il brano è uscito nel 2018, quindi ben prima della morte per soffocamento di George Floyd per mano di un agente di polizia bianco. Il riferimento a “suffocate the black man” è difatti a Eric Garner, un altro uomo di colore ucciso dalla polizia nel 2014, esattamente come venne ucciso George Floyd nel 2020. Anche Garner si intravede nel video. Nella strofa Healy espone un sistema americano che sfrutta gli uomini di colore (la melanina citata rappresenta proprio il pigmento che fornisce colore alla pelle). Secondo Healy il sistema carcerario privato degli Stati Uniti alimenta la criminalità tra gli afroamericani per sostentare sé stesso.
And we can find out the information
Access all the applications
That are hardening positions
based on miscommunication
In un mondo in cui internet e l’informazione libera sono a portata di click, paradossalmente, assistiamo al dilagare della disinformazione, con la diffusione di fake news che polarizzano il dibattito pubblico. Healy si dice disilluso dal fatto che uno strumento così potente come il web venga usato per diffondere notizie false.
Oh, fuck your feelings
Truth is only hearsay
We’re just left to decay
Modernity has failed us
Tra i supporter di Donald Trump cominciò a circolare lo slogan “fuck your feelings”. Healy lo legge su una t-shirt proprio di alcuni sostenitori dell’ex presidente USA. Trump ha fondato il suo successo politico basandosi sull’odio, la mancanza di empatia e sulla diffusione di notizie false (vedi la teoria di QAnon). La frase “truth is only hearsay” ribadisce proprio la propensione dei sostenitori di Trump (ma non solo) nell’avallare le teorie del complotto. Healy ha spiegato che quando ha scritto quella frase non si riferiva solo a QAnon, ma anche ai terrapiattisti e a ogni forma di complottismo. E pensare che il brano è uscito nel 2018, ben prima delle teorie no-vax e 5G. La strofa si conclude con disillusione: “siamo destinati alla decadenza, la modernità ha fallito”
And I’d love it if we made it
Yes, I’d love it if we made it
Il significato del ritornello, nel quale Healy canta “I’d love it if we made it”, è decisamente più speranzoso, ma non meno disilluso. Healy afferma che sarebbe stato bello se le cose fossero andate diversamente. Ma può anche essere letto in senso positivo: insieme potremmo cavarcela e uscire fuori da questo periodo buio.
And poison me, daddy
I’ve got the Jones
right through my bones
La seconda strofa si apre col riferimento alla parola “daddy“, che sul web può indicare, in modo scherzoso o meno, un uomo dalla forte attrattiva sessuale. Healy racconta di essere stato chiamato “daddy” da alcune fan in rete, ragionando sul fanatismo culturale degli artisti su internet. La seconda parte della strofa è invece un riferimento all’eroina (chiamata in gergo anche Mr. Jones). Il frontman dei The 1975 ha vissuto nel suo passato l’incubo della dipendenza e della disintossicazione.
Write it on a piece of stone
a beach of drowning three-year-olds
Nel 2015 una tragica foto fa il giro del globo e sembra fermare il mondo intero: è quella del corpo senza vita di Alan Kurdi, un naufrago siriano di soli tre anni ritrovato su una spiaggia. L’immagine fa il giro del mondo e diventa parte indissolubile dei libri di storia, riportando l’attenzione mediatica globale sulla crisi europea dei migranti.
Rest in peace Lil Peep
The poetry is in the streets
Jesus save us, modernity has failed us
La strofa si conclude con un omaggio a Lil Peep, rapper americano morto a soli 21 anni nel 2017. Healy ci ricorda che la poesia, come quella di Lil Peep, non è solo un qualcosa di elevato e borghese, ma vive nelle strade, tra la gente comune. Prima di un nuovo ritornello il testo riprende il concetto del fallimento della modernità
Consultation, degradation
Fossil fueling, masturbation
Immigration, liberal kitsch
Come in un flusso di coscienza, il bridge della canzone elenca una serie di elementi che, luoghi comuni o meno, sono ritenuti come il male della società contemporanea. In particolare Healy ha spiegato il rapporto tra “fossil fueling” e “masturbation”, affermando che l’energia prodotta sulla Terra deriva principalmente da fonti fossili e che la stessa energia viene usata in gran parte per alimentare dispositivi connessi a internet. Tuttavia il maggior utilizzo di internet è, afferma Healy, quello che riguarda siti pornografici.
Kneeling on a pitch
Per quanto breve e apparentemente insignificante, questa frase racchiude un riferimento ad un evento emblematico. Si tratta di quanto occorso a Colin Kaepernick, ex giocatore NFL, che nel 2016 si inginocchiò sul campo da football durante l’inno americano per protestare contro la crescente violenza della polizia bianca nei confronti degli afroamericani. Dopo questo gesto a Kaepernick non verrà rinnovato il contratto e la sua carriera da atleta si interromperà bruscamente.
Nonostante ciò il gesto di inginocchiarsi è diventato un simbolo globale di solidarietà verso la popolazione afroamericana. Arriverà anche nel calcio europeo, soprattutto in Inghilterra, al punto che nel 2021, durante Euro2020, terrà banco la discussione sul se le nazionali dovrebbero inginocchiarsi prima del fischio d’inizio. Durante l’Halftime del Super Bowl 2022 anche Eminem ha ripreso il gesto, anche se la NFL gli aveva chiesto di non farlo.
“I moved on her like a bitch”
Excited to be indicted
Nell’ultima strofa Healey si scaglia senza remore contro Donald Trump. L’ex presidente, in un’intercettazione ambientale che provocherà lo scandalo sessuale del 2018, aveva utilizzato le parole “I moved on her like a bitch” riferendosi ad una donna. Nell’intercettazione Trump asseriva anche che “quando sei così importante puoi anche prenderle per la vagina e nessuno può dirti niente”.
Nell’intervista a Genius Matt Healy ha dichiarato:
“In radio la parola bitch è stata censurata, perchè ovviamente non si può dire. La cosa paradossale è che era una citazione diretta del presidente Trump. Quindi sono stato censurato per aver citato letteralmente le parole del leader del mondo libero”.
La frase “excited to be indicted” si riferisce proprio alla natura dello scandalo.
Unrequited house with seven pools
“Thank you, Kanye, very cool”
Altra citazione di Trump, questa volta da uno dei suoi tweet del 2018. Kanye West aveva appena espresso il suo appoggio a Donald Trump, cosa che ha portato l’ex presidente a pubblicare il tweet in questione. Il fatto deluse molto Healy, che era grande fan della musica di Kanye. Il cantante dei The 1975 ha dichiarato: “è stato deludente, come vedere tuo padre che fa a pugni con qualcuno e le prende”.
The war has been incited
And guess what? You’re all invited
And you’re famous
Modernity has failed us
L’intera strofa dedicata a Trump termina con l’operato sullo scenario internazionale dell’ex presidente USA, che nel 2017 aveva pubblicato diversi tweet di attacco alla Corea del Nord. Healy ha spiegato:
“Forse ce ne dimentichiamo, ma ad un certo punto su Twitter stava per nascere una guerra nucleare con la Corea del Nord. Immaginate lo scoppio di una guerra nucleare per un post su Twitter? E siamo tutti parte di quella guerra, perchè tutti abbiamo partecipato a questa gara a chi ha il pene più grosso tra questa star miliardaria della televisione [Donald Trump, ndr] e un pazzo oligarga di un altro mondo [Kim Jong-un]“.
L’incredibile potenza del brano dal vivo
Come abbiamo potuto vedere dal significato del testo, Love it if we made it è una canzone intensa, ricca di riferimenti culturali, nel quale Matt Healy mette l’anima nel denunciare ciò che ripudia di questo mondo. La grande potenza dei The 1975, soprattutto di Healy come frontman, è però quella live. Nel corso di questi 5 anni la canzone è diventata appuntamento immancabile nelle scalette live della band, con il pubblico che la canta con un trasporto disarmante.
L’8 novembre 2022 negli Stati Uniti si sono tenute le elezioni di metà mandato. La sera precedente i The 1975 hanno tenuto un concerto al Madison Square Garden di New York. Fortunatamente per noi il live è stato ripreso dalle telecamere (ed è disponibile integralmente su Prime Video). Vuoi per le elezioni del giorno seguente, e vuoi per la forza live del brano, il risultato è che l’intero Madison Square Garden ha urlato all’unisono e a squarciagola Love it if we made it dall’inizio alla fine.
Durante quasi tutte le esibizioni dal vivo, nel cantare l’ultima strofa, quella interamente dedicata a Trump (nel video sopra al minuto 2:58), Matt Healy è solito fare un gesto che ricorda il saluto militare. Il gesto è solitamente imitato dal pubblico quando arriva quella specifica parte.
Il video ufficiale
Infine vale la pena di spendere qualche parole sul video ufficiale di Love it if we made it, diretto dal collettivo Dirty Hit Lighting. La clip mostra freneticamente frammenti di video legati ai concetti espressi nel testo della canzone, intervallati dalle silhouette colorate dei membri della band.
Nello specifico il video fa riferimento a:
- L’inquinamento degli oceani (minuto 00:00)
- L’opinionista di estrema destra Milo Yiannopoulos, divenuto popolare proprio per le sue controverse posizioni sull’immigrazione, l’Islam e le donne (00:30)
- L’uccisione dell’afroamericano Eric Garner (00.38)
- Il sistema delle prigioni private americane (00:43)
- Harvey Weinstein (01:04)
- La cultura dei selfie in rete (01:30)
- Le rivolte di Londra del 2011 (01:35)
- La tragica e iconica foto di Alan Kurdi (01:38)
- Lil Peep (01:41)
- L’incendio della Grenfell Tower (01:49)
- Omaggio a Michael Jackson, con Matt Healy che riprende il balletto di The Way You Make me feel (02:08)
- Brett Kavanaugh, giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America, nominato personalmente dal Presidente Donald Trump (02:51)
- Donald Trump (02:55)
- Kanye West (03:04)
- La schermata di sblocco dell’iPhone (04:14)
- Vinile distribuito da SELF distribuzione
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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