La tecnologia apre le porte a infinite possibilità. Ma pone anche un vincolo, forte come un cavo della corrente: serve, quasi sempre, elettricità per alimentarla. Cosa complicata, se siete immersi nella natura. Per ovviare al problema, c’è DJI Power 1000, la power station portatile che vi raccontiamo in questa recensione. Un prodotto che nasce per ricaricare i droni per cui DJI è diventata famosa, ma che si dimostra molto flessibile sia nell’uso professionale (anche come UPS) che in quello ricreativo. L’abbiamo messa alla prova, anche abbinata ai pannelli solari Zignes da 120W, per scoprire se mantiene le promesse. In questa recensione, proviamo a farvi capire se fa per voi.
La nostra recensione di DJI Power 1000
DJI Power 1000 è una power station portatile progettata per fornire energia a vari dispositivi elettronici, in particolare i droni DJI. Con una capacità di 1024Wh e una potenza massima di 2400W, è in grado di ricaricare più volte la maggior parte dei droni consumer e professionali, oltre a smartphone, tablet, laptop, piccoli elettrodomestici e altri gadget. Si rivolge principalmente a fotografi, videomaker e appassionati di droni che hanno bisogno di un’autonomia extra durante le loro uscite. Ma può tornare utile anche per campeggiatori, viaggiatori e per le emergenze.
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Noi l’abbiamo testata insieme ai pannelli solari Zignes, che rendono ancora più versatile questo prodotto. Le sue caratteristiche principali sono:
- Capacità: 1024Wh
- Potenza massima: 2400W
- Uscite: 2 AC, 2 USB-C PD, 2 USB-A, 2 SDC
- Opzioni di ricarica: AC, auto, solare (fino a 800W)
- Peso: 13 kg
- Dimensioni: 448 × 225 × 230 mm
Design, materiali e trasportabilità
DJI Power 1000 si presenta come un parallelepipedo nero opaco, con angoli arrotondati e linee essenziali. Non abbiamo esattamente una “estetica” per le power station: non riusciamo a dire se è bella, ci sembra funzionale e ben realizzata. Misura 448 × 225 × 230 mm e pesa 13 kg, non poco ma in linea con la categoria. Potete farla entrare facilmente in qualunque tipo di bagagliaio, per molti veicoli anche fra i sedili anteriori e posteriori.
La scocca in plastica rigida sembra robusta e ben assemblata. Sui lati più corti trovate due maniglie che facilitano il trasporto. Anche se, va detto, non è il tipo di power station che potete portarvi comodamente su un sentiero in montagna o fra gli scogli al mare. Ma se dovete fare riprese con i vostri droni potete portarla con voi lungo il sentiero, se il luogo prescelto non è proprio a portata di auto.
La borsa, che noi abbiamo testato ma ha un prezzo aggiuntivo di 99 euro se non presa in bundle, rende molto più comodo il trasporto. E poi offre tasche extra per cavi ed adattatori, oltre che una comoda zip laterale per avere accesso a tutte le porte. Questo accessorio aumenta la “trasportabilità” della power station, che però ci sembra soprattutto pensata per i trasporti a motore, più che le scampagnate.
Recensione DJI Power 1000: porte, connettività e ricarica
Se il design, come in ogni prodotto tecnologico, ha un suo valore, la cosa più importante in una power station sono le funzionalità per la ricarica. La cosa che abbiamo più apprezzato di questa power station senza dubbio è la flessibilità. La dotazione di porte è, infatti, completa e versatile:
- 2 prese AC (le classiche “shuko”) che offrono fino a 2400W di potenza massima totale, anche se la potenza continua massima è di 2200W
- 2 USB-C 3.1 con Power Delivery fino a 140W
- 2 USB-A fino a 24W
- 2 porte SDC (una delle quali Lite), per ricarica i droni di DJI con gli adattatori dedicati
Le due porte AC permettono di alimentare piccoli elettrodomestici, le USB-C sono perfette per smartphone e tablet, mentre le SDC sono dedicate ai droni DJI. La grande comodità è che potete ricaricarne più di uno assieme.
Questo si dimostra particolarmente per i professionisti (fotografi e videomaker, ma anche architetti o ingegneri) che devono far volare droni. Possono, infatti, collegare il proprio computer, accessori vari e tenere le batterie dei droni (noi abbiamo testato i Mavic Air 3 e Air 3, ma ci sono anche Ispire 3 o M30). Basta mezz’ora per ricaricare quasi del tutto le batterie dei droni, cosa davvero comoda.
Ma anche chi lo utilizza per il campeggio può sfruttarlo, soprattutto se ha famiglia. Oltre agli elettrodomestici essenziali, potete collegare direttamente smartphone e tablet, per non restare mai senza batteria. Secondo DJI, potete arrivare a ricaricare uno smartphone fino a 57 volte. Ma potete anche collegare un ventilatore, oppure un proiettore.
La ricarica
Prima di fornire energia, DJI Power 1000 deve accumularla; e anche per quanto riguarda la ricarica della power station, abbiamo apprezzato molto la flessibilità durante i test della nostra recensione. Infatti, potete ricaricare la power station in diversi modi.
- Tramite alimentatore AC incluso, anche con ricarica 1200W, che permette di ricarica completamente la power station in soli 70 minuti (e di arrivare all’80% in meno di cinquanta minuti). Potete anche ricarica a 600W: c’è un interruttore sotto la presa di ricarica.
- Potete anche ricarica tramite la presa accendisigari dell’auto a 12/24V (cavo opzionale)
- Tramite pannelli solari fino a 800W totali (400W per porta SDC)
La ricarica solare
Durante i nostri test, abbiamo provato a ricaricare DJI Power 1000 con un pannello solare Zignes da 120W (potete trovarli qui). Con cielo coperto, siamo riusciti a ottenere una potenza di ricarica di 85-90W, non male considerando le condizioni non ottimali. In una breve finestra di cielo sereno, abbiamo sfiorato i 110W — se lo usate in piena estate, dovreste arrivare a sfruttarli a 120W appieno.
I pannelli Zignes si sono dimostrati di buona fattura, ma anche abbastanza leggeri e facili da trasportare grazie alla custodia rigida pieghevole. Abbiamo apprezzato la presenza di maniglie per trasportarli, e di un cavo di prolunga, dentro una tasca dedicata sul retro del pannello. Inoltre, ci sono dei supporti regolabili per inclinarli a 45°, l’angolo ideale per massimizzare l’irraggiamento solare.
Certo, non è il più rapido dei metodi, ma ha il grande vantaggio di poterlo utilizzare senza problemi all’aperto. Ci sembra un valore aggiunto. Per collegare il pannello, c’è un adattatore dedicato piuttosto comodo. Permette, infatti, di collegare fino a tre pannelli, e potete attaccarne due alle due porte SDC, per un totale di sei pannelli (e quindi quasi 800W di input possibili). In questo modo, la ricarica diventa decisamente più rapida.
Utilizzo con droni DJI e test sul campo
DJI Power 1000 è compatibile con la maggior parte dei droni consumer e professionali di DJI, tra cui:
- Serie Mavic 3 (ricarica a 150W, 10-95% in 32 minuti)
- Serie Inspire 3 (ricarica a 200W, 10-95% in 28 minuti)
- Matrice 30 (ricarica a 230W)
- DJI Air 3 (ricarica a 125W)
Grazie agli appositi cavi SDC inclusi, abbiamo potuto ricaricare rapidamente le batterie dei nostri Mavic 3 e Air 3 durante le uscite. Con una carica completa di DJI Power 1000, potete effettuare fino a 12 ricariche complete per Mavic 3 e addirittura 18 ricariche complete per Air 3.
Un’autonomia più che sufficiente per le sessioni di ripresa in esterna, considerando anche la possibilità di ricaricare contemporaneamente la power station con i pannelli solari. Avere così tanta energia a disposizione ci ha permesso di concentrarci sulla creatività senza preoccuparci della batteria.
Utilizzo come UPS
DJI Power 1000 può funzionare come UPS (Uninterruptible Power Supply), ovvero un gruppo di continuità che garantisce l’alimentazione elettrica continua e stabile a un dispositivo collegato, anche in caso di interruzione improvvisa della corrente di rete.
Basta collegare la power station direttamente alla corrente e a uno o più dispositivi esterni tramite le porte AC. Se c’è la corrente, la power station la passerà direttamente ai dispositivi. Invece, se dovesse esserci un interruzione nell’erogazione della corrente, inizierà ad alimentare i dispositivi con la riserva energetica entro 0,02 secondi. In questo modo, se state lavorando a qualcosa di molto importante sul PC, per esempio, non rischiate di perdere il lavoro svolto.
Sicurezza e affidabilità
DJI Power 1000 ha ottenuto 26 certificazioni di sicurezza, tra cui CE, FCC, UL e RoHS. Utilizza celle LFP (litio ferro fosfato) che garantiscono 4000 cicli di ricarica, equivalenti a circa 10 anni di utilizzo. Gli 11 sensori di temperatura integrati permettono un funzionamento ottimale fino a 40°C. Durante i nostri test, non abbiamo mai sentito la power station scaldarsi eccessivamente. La ventola di raffreddamento è silenziosa e si attiva solo quando necessario: solo 23dB, quando un frigorifero.
Recensione DJI Power 1000: vale la pena
Durante i test della nostra recensione, DJI Power 1000 si è dimostrata una power station solida, ma soprattutto versatile. Sebbene nasca soprattutto per alimentare i droni DJI in location remote. Ma non troppo remote: il peso non è trascurabile, soprattutto se volete utilizzare anche i pannelli solari. A questo si aggiunge il prezzo di 1.009 euro, che seppur ci sembra in linea con l’offerta, resta importante.
Questo ci fa consigliare DJI Power 1000 soprattutto a professionisti e gli appassionati di riprese con droni, che possono anche utilizzare il prodotto nell’ufficio casalingo come UPS. E poi, durante le vacanze, possono anche utilizzarlo come power station con il camper o in campeggio. Insomma: la sua flessibilità fa sì che valga davvero la pena per chi la può sfruttare a 360 gradi. Chi, invece, la userebbe meno, potrebbe puntare su altre soluzioni — magari anche la versione Power 500 della stessa DJI.
DJI Power 1000, tuttavia, ci sembra un prodotto interessante. Non per tutti, forse, ma abbastanza flessibile da servire diversi scopi. Potete trovare maggiori informazioni qui.
- Ricarica batterie per droni
- Possibilità di caricare tre batterie contemporaneamente
- Prodotto compatto, le batterie si incastrano verticalmente
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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