Una sdraio, la piscina, un po’ di amici e tanta voglia di passare del tempo insieme.
Pensavamo fosse questa l’ambientazione ideale per UItimate Ears Wonderboom 4 e invece abbiamo dovuto ricrederci.
Non perché quello non fosse lo scenario giusto ma perché ci siamo resi conto che le occasioni adatte a questo piccolo speaker sono molte di più. Il formato compatto lo rende infatti molto trasportabile senza sacrificare troppo la qualità audio.
La recensione di Ultimate Ears Wonderboom 4
Prima di tuffarci nella nostra recensione di Ultimate Ears Wonderboom 4 facciamo un breve riassunto per quelli che erano distratti a scuola.
Ultimate Ears nasce nel 1995 nel backstage di un tour dei Van Halen, quando Jerry Harvey, tecnico del suono della band, crea dei monitor in-ear personalizzati per risolvere i problemi acustici di Alex Van Halen sul palco.
L’incredibile e inaspettato successo di questi prodotti porta alla fondazione di Ultimate Ears, società specializzata in monitor in-ear personalizzati per musicisti professionisti.
Nel 2008 entra in gioco Logitech, che acquisisce l’azienda e che le dà un nuovo impulso di crescita: Ultimate Ears inizia a espandere la sua offerta oltre i monitor in-ear, lanciando nel 2013 la sua prima linea di altoparlanti Bluetooth portatili.
Da allora, Ultimate Ears si è affermata in un mercato sicuramente competitivo, com’è quello degli altoparlanti Bluetooth portatili, grazie a prodotti innovativi, resistenti, dal suono potente e arricchiti da funzionalità come l’app e PartyUp, che permette di collegare più speaker tra loro.
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Wonderboom 4 è quindi figlio di questa storia, di questa evoluzione e dell’esperienza maturata negli ultimi 11 anni. E si vede.
Sostenibile ma con stile
Forma cilindrica, dimensioni contenute (104 x 95,3 mm) e 420 grammi di peso, che paiono meno quando lo prendete in mano. Una sensazione che, a dire il vero, abbiamo provato con tutta la linea Boom di Ultimate Ears: paiono più leggeri di quanto in realtà non dicano i numeri.
Un elemento che permette di portarlo agilmente ovunque, che sia in uno zaino, in una borsa o in una valigia.
E “ovunque” è esattamente il posto in cui vuole andare lui, pronto all’avventura grazie ad un corpo in plastica che resiste agli urti, alla certificazione IP67 per acqua e polvere e alla capacità di sopravvivere anche a cadute da 1 metro e mezzo di altezza. Non teme nulla. Nemmeno l’insidiosa sabbia del mare o l’altrettanto pericolosa acqua, a patto però che la porta USB-C presente sul retro sia sigillata con l’apposita chiusura – saggiamente ancorata al corpo principale per evitare che i più sbadati la perdano da qualche parte.
Ci sono poi altri elementi a caratterizzare il design di questo prodotto:
- i due enormi tasti + e – presenti sulla parte frontale, in contrasto per tonalità rispetto alla scocca così, qualora la dimensione non vi bastasse, è possibile riconoscerli al volo;
- i 3 discreti pulsanti superiori per l’accensione, l’appaiamento e Play/Pausa – forse troppo discreti, visto che senza indicazioni è difficile a prima vista capire chi fa cosa;
- il tasto con l’alberello sulla parte inferiore per cambiare modalità tra Standard, Outdoor e Podcast;
- il gancetto per appenderlo.
Quattro le colorazioni disponibili: Active Black, Cobalt Blue, Hyper Pink e Joyous Bright. A nostro avviso uno più bello dell’altro.
E sapete che altro è bello? Che ci sia lo zampino di Logitech che ha sempre un occhio di riguardo per la sostenibilità. Le parti in plastica di Wonderboom 4 infatti contengono almeno il 31% di plastica riciclata post-consumo certificata mentre il tessuto che riveste la parte centrale è realizzato al 100% in poliestere riciclato.
Nella botte piccola…
… c’è il vino buono, dice un noto proverbio. Il che ci ha insegnato – o almeno dovrebbe – a non giudicare qualcosa basandoci unicamente sulle dimensioni.
Cosa che non dovreste fare nemmeno con Wonderboom 4.
Sistema audio a 360 gradi, due driver attivi da 40 mm, due radiatori passivi 46,1 mm x 65,2 mm e un suono che raggiunge gli 86 dBC (87 dBC all’aperto).
La resa è sicuramente interessante: le voci si distinguono bene, gli strumenti sono ben divisi, il volume è effettivamente alto. Non abbiamo bassi incredibili ma questo piccolo speaker si difende bene.
Per godervi a pieno i contenuti vi suggeriamo di sfruttare le tre modalità disponibili:
- Standard va bene un po’ per tutto, con un suono parecchio equilibrato;
- Outdoor pompa un po’ di più il volume e cambia un po’ la direzione del suono per contrastare il rumore ambientale;
- Podcast enfatizza le voci a discapito ovviamente di tutto il resto quindi è perfetta per servire lo scopo.
Per Ultimate Ears questo speaker è adatto ad un gruppo di massimo 10 persone, che ci è parsa una stima accurata. Se siete di più e avete un amico con lo stesso altoparlante o con il modello precedente sappiate che potete accoppiarli tra loro grazie alla funzione Double Up: premendo una volta avrete un suono raddoppiato, premendo di nuovo avrete l’audio stereo completo a due canali.
Segnaliamo anche la compatibilità con gli assistenti vocali di Google e Amazon per comandi base come cambiare una traccia o mettere in pausa.
La recensione di Ultimate Ears Wonderboom 4 in breve
Wonderboom 4 è indubbiamente un buon alleato per tutti coloro che vogliono ascoltare musica da soli o con gli amici, in casa come all’aperto, durante una festa o per il relax in piscina.
Il prezzo poi è piuttosto equilibrato: 103,99 € di listino.
Certo, è una fascia affollata ma il piccolo speaker di Ultimate Ears si difende bene: design minimale, grande durabilità, possibilità di usarne due contemporaneamente, modalità differenti per i vari contenuti… Insomma, non manca nulla.
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