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Il presidente di OpenAI dice che l’AI è una bolla speculativa

E che "fa rima" con quella del dot.com

L’euforia che circonda l’AI ricorda per molti aspetti la bolla speculativa delle dot-com degli anni ’90. Non lo dice un luddista spaventato del progresso, ma lo afferma Bret Taylor, presidente di OpenAI. Che citando Mark Twain, dice che “la storia non si ripete, ma rima”. E le aspettative sull’AI oggi ricordano molte quelle sul web alla fine del secolo scorso.

L’AI è in una bolla speculativa, secondo il presidente di OpenAI

Parlando con l’investitore Harry Stebbings nel suo podcast The Twenty Minute VC, Taylor spiega che il settore dell’AI stia vivendo una bolla speculativa, ma con caratteristiche diverse rispetto al passato. “Penso che la bolla dell’IA riecheggerà quella delle dot-com e credo che, col senno di poi, gran parte degli eccessi della dot.com siano stati giustificati“, ha dichiarato.

Il presidente di OpenAI sottolinea come molte delle principali aziende tech di oggi, come Amazon e Google, siano nate proprio durante la bolla di Internet. Nonostante gli eccessi di quel periodo e il loro risultato finanziario negativo, oggi l’impatto sull’economia si è rivelato reale e duraturo. “Non ho fatto i conti su quanto denaro è stato bruciato in quel periodo, ma credo che non significhi che l’entusiasmo sull’impatto di internet sull’economia sia stato falso”.

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Taylor si dice fiducioso che dall’attuale entusiasmo per l’IA emergerà “un’azienda di riferimento nel settore consumer, probabilmente da mille miliardi di dollari”. Tuttavia, ammette che in futuro si guarderà indietro “ridendo di alcuni eccessi” attuali.

OpenAI, l’azienda di cui Taylor è presidente, ha recentemente raccolto 6,6 miliardi di dollari di nuovi finanziamenti, raggiungendo una valutazione di 157 miliardi. Questo è un valore inflazionato dalla bolla speculativa, oppure OpenAI potrà essere quell’azienda da mille miliardi che Taylor spera emerga da questa fase del mercato dell’AI?

Come riporta Business Insider, quest’estate Goldman Sachs ha suggerito che i ritorni di investimento sull’AI potrebbero essere deludenti. Cosa che potrebbe far scoppiare la bolla di cui parla Taylor, con effetti sull’economia reale. In un periodo così delicato economicamente, è difficile prevedere l’impatto di una bolla dell’AI che esplode. Nel 2002, la bolla del dot.com bruciò cinque mila miliardi di dollari di capitalizzazione rispetto al picco del mercato.

Ultimo aggiornamento 2024-10-04 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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Source
Business Insider

Autore

  • Stefano Regazzi

    Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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