Barracuda Networks ha appena scovato una nuova ondata di truffe di sextortion. Di fatto, gli hacker e i cyber criminali sfruttano i dati personali e le foto delle case delle vittime designate per rendere i tentativi di estorsione più credibili. Le richieste di denaro in criptovalute, spesso accompagnate da codici QR, stanno aumentando sul web. Come fare per difendersi dunque?
Attacchi di sextortion sempre più personalizzati
Gli esperti ricercatori di Barracuda Networks hanno analizzato e-mail in cui i truffatori includono nome, indirizzo e immagini della casa o dell’ufficio degli utenti che intendono raggirare. I dettagli sono infatti estratti da banche dati compromesse o dalle piattaforme come Google Maps, al fine di rendere ancora più spaventose le minacce, portando quindi le vittime a pagare. I messaggi affermano falsamente che gli aggressori possiedono contenuti intimi rubati dal computer della vittima.
Le somme richieste stanno crescendo, passando da poche centinaia a migliaia di dollari in criptovalute. È attraverso l’utilizzo di codici QR che viene semplificato il pagamento, riducendo il tempo necessario per eseguire il trasferimento.
Ci sono delle tecniche per evitare i filtri di sicurezza
Gli aggressori personalizzano i messaggi per aggirare i filtri di sicurezza delle e-mail. Le truffe di sextortion spesso si inseriscono mail spam decisamente più ampie, ma l’impatto che ne consegue risulta essere altamente dannoso. Stando a quanto afferma Barracuda, queste truffe non solo causano perdite economiche, ma anche disagi e paure per le vittime che temono di denunciare e quindi di vedere peggiorate le minacce da parte dei criminali.
I messaggi sono alquanto vari e questo permette ai truffatori di apparire più autentici e aumenta le possibilità di successo. Alcune e-mail contengono persino indicazioni su come convertire denaro in criptovalute, rendendo la transazione accessibile anche a chi ha poca dimestichezza con le suddette tecnologie.
Come prevenire il tutto?
Barracuda consiglia di proteggere le proprie caselle di posta elettronica utilizzando tecnologie basate su intelligenza artificiale (AI). Questi strumenti rilevano e bloccano attacchi sofisticati, come il furto di credenziali e le e-mail personalizzate. La formazione sulla sicurezza informatica aiuta i dipendenti a riconoscere i tentativi di sextortion e a segnalarli senza timore. Può risultare particolarmente utile anche aggiornare spesso il proprio browser di riferimento nonché il sistema operativo del PC.
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