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Ho scaricato il Green pass. E adesso per cosa lo uso?

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green pass a cosa serve

Stiamo capendo sempre meglio come averlo, ma la domanda adesso impellente è: a cosa serve il Green pass? Per quali attività è necessario esibire il certificato vaccinale digitale?

Cerchiamo di fare chiarezza in questo senso, mentre si avvicina la data del 1 luglio, quando il certificato vaccinale italiano confluirà in quello europeo.

Green pass italiano e Green pass europeo

Abbiamo dedicato un articolo al certificato vaccinale italiano e uno a quello europeo, nei quali abbiamo cercato di rispondere a tutti i dubbi dei lettori.

Prima di scoprire a cosa serve il Green pass, ricordiamo le differenze tra i due passaporti vaccinali.

Il certificato vaccinale italiano è ufficiale da giovedì 17 giugno, quando il Presidente del Consiglio ha firmato il DPCM che ne definisce le modalità di rilascio.

Vedremo in dettaglio a cosa serve il Green pass italiano. Si tratta di un documentro che attesta l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dal Covid o l’esito negativo a un tampone antigenico o molecolare. E che dal 1 luglio confluirà nel Green pass europeo, valevole proprio a partire da quella data.

Il Digital Covid Certificate consentirà gli spostamenti tra i 27 Paesi membri della Ue, a cui vanno aggiunti l’Islanda, la Norvegia, il Liechtenstein e la Svizzera.

Come ottenere il Green pass

In Italia il Green pass può essere richiesto in quattro modi:

Cosa bisogna fare una volta ricevuto l’sms?

La questione è attualissima. A partire dal 17 giugno, sempre più italiani stanno ricevendo l’sms che invita a scaricare il certificato vaccinale. Si viaggia a un ritmo di invio di ben 5 milioni di messaggi al giorno. Tra i destinatari, anche chi finora ha ricevuto solo la prima dose del siero, oltre a chi è guarito dal Coronavirus o chi ha fatto un tampone risultato negativo.

Informazioni su come ottenere il Green pass possono arrivare anche via mail, o direttamente al momento della vaccinazione o del tampone.

Il testo dell’sms è il seguente: “Certificazione verde Covid-19 di **** disponibile. Usa AUTHCODE ************ e Tessera sanitaria su www.dgc.gov.it o App Immuni o attendi notifica su App IO”.

Il codice AuthCode permette di recuperare il Green pass. Occorrono poi il numero identificativo della tessera sanitaria e la data di scadenza. Con tutti i dati, si clicca sul link riportato nell’sms e si arriva sul sito della Certificazione verde Covid-19. Qui bisogna poi inserire tutte le informazioni, scegliere in quale lingua ottenere il documento e premere su “Recupera certificazione”. A quel punto si ottengono due file: un Pdf con certificazione verde e QRCode, e un file Png con l’immagine del QRCode (che riporta la nostra situazione sanitaria e i nostri dati).

A cosa serve il Green pass

Eccoci finalmente giunti a capire tutti gli utilizzi del Green pass.

È, intanto, il documento che consente di partecipare a grandi eventi in Italia, di andare allo stadio, in discoteca e ai concerti. È inoltre valido per feste e matrimoni, e per entrare in regioni che in futuro (auguriamoci di no) torneranno a essere rosse o arancione.

Dal 1 luglio il Green pass nazionale si tramuterà in un lasciapassare necessario per muoversi tra i diversi Paesi dell’Unione Europea. Più precisamente, aderiscono al Green pass tutti i Paesi dell’area Schengen, quindi quasi tutti gli stati membri dell’Ue (esclusi Bulgaria, Croazia, Cipro e Romania a Irlanda) a cui vanno aggiunti Svizzera, Norvegia, Liechtenstein e Islanda.

Validità del green pass

Il Green pass è valido per nove mesi dalla somministrazione della seconda dose, mentre per chi è guarito dal Covid-19 vale sei mesi dalla fine dell’isolamento. Vale 72 ore per chi ha effettuato un test molecolare con esito negativo, e 48 per il test antigenico.

Chi potrà controllarlo

Il DPCM del 17 giugno autorizza il controllo del certificato da parte delle forze dell’ordine e dei pubblici ufficiali nell’esercizio delle proprie funzioni. Potrà verificarlo anche il personale delle compagnie aeree, marittime o dei trasporti. Nel caso di eventi artistici e di intrattenimento (concerti, spettacoli, eccetera), sportivi, o banchetti di nozze, avranno diritto a controllare la documentazione i gestori dei locali pubblici o dei luoghi dove si svolgono questi eventi.

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha precisato che albergatori, ristoratori e negozianti non avranno il diritto di chiedere ai clienti il certificato verde. Si dovranno comunque rispettare le restrizioni previste dalle singole strutture e, se ci si trova all’estero, quelle previste dal Paese ospitante.

Validità del Green pass dopo la prima dose

Già dopo la prima dose di vaccino, trascorsi 15 giorni, si può attivare il cosiddetto Green pass light. Che però sarà valido solo in Italia: permetterà di andare a matrimoni, eventi sportivi, eventi musicali oltre che di spostarsi da una regione all’altra, passando anche in zone eventualmente arancioni o rosse.

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