Con l’AI che diventa sempre più parte integrante del nostro vivere quotidiano, anche la voce sta trovando un suo posto all’interno dei complessi algoritmi delle intelligenze artificiali. Oggi vi parliamo infatti del voice cloning e delle sue applicazioni.
Cos’è il voice cloning?
Il voice cloning è essenzialmente una tecnologia che permette di creare una copia sintetica della voce di una persona. Una sorta di deep fake vocale, a partire da un campione audio. In buona sostanza l’AI è in grado si assimilare, apprendere, elaborare e ricreare la voce di un essere umano.
Appare quindi evidente che una tecnologia di tale portata possa avere diverse applicazioni (ma anche molti aspetti controversi). Il voice cloning può essere usato per la creazione di assistenti vocali personalizzati, il doppiaggio di film e videogiochi o la preservazione del patrimonio culturale.
Ovviamente, come sempre, una potente tecnologia in mani sbagliate può causare non pochi danni. Vi abbiamo già parlato delle numerose truffe generate dalle AI vocali. Ma non solo: pensate alla possibilità praticamente illimitata di diffondere fake news attraverso falsi audiovisivi.
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Le più 7 interessanti applicazioni di Voice Cloning: dare una voce all’AI
Un recente studio di QuestIT, tech company senese che fa del voice cloning il tratto distintivo dei propri artificial human dotati di IA, ha evidenziato i sette usi più interessanti della tecnologia in altrettanti settori:
- Eventi: pensate a quante voci abbiamo amato di persone purtroppo scomparse. La voce di uno storico commentatore può essere clonata per arricchire un avatar in grado di rispondere alle domande dei più curiosi in occasioni di manifestazioni locali, nazionali ed internazionali.
- Turismo: Masha è un’artificial human di ultima generazione arricchito dal tone of voice di un professionista del settore turistico. Questa voce AI è in grado di organizzare un soggiorno nei minimi dettagli all’interno di un centro termale
- Medicina: di questo tema vi avevamo già parlato qui. Donando la voce è infatti possibile prestare il proprio timbro vocale ai pazienti affetti da malattie limitanti dal punto di vista comunicativo. Questi possono scegliere una voce umana da attribuire alle proprie AI, in modo da non dover comunicare attraverso asettiche le voci robotiche dei programmi dedicati.
- Cinema: per ridurre il numero di riprese e gestire nel migliore dei modi la voce di attori e speaker, clonare la voce di protagonisti e comparse risulta un ottimo strumento sia in termini quantitativi sia qualitativi. Recentemente l’attore di Star Wars Mark Hamill ha prestato la voce di Luke Skywalker a un’app che segnala raid aerei in Ucraina.
- Education: in caso di assenza fisica da parte di un professore, ogni corso può essere tranquillamente tenuto dal suo avatar che è dotato della voce originale della persona fisica riconosciuta da studenti e partecipanti.
- Giochi: il voice cloning è l’arma in più dei videogame di ultima generazione, i cui personaggi, quasi sempre mitologici o tratti da cartoni animati e riproduzioni cinematografiche, possono comunicare grazie alla clonazione della voce di figure di spicco del settore.
- Banche: accedere alla piattaforma della propria banca ed effettuare delle operazioni specifiche risulterà sempre più facile ed immediato grazie agli artificial consultant arricchiti dalla voce di uno dei consulenti in carne ed ossa che guidano i clienti passo dopo passo.
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