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Nasce AIRIA, la nuova associazione per la regolazione dell’intelligenza artificiale

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Nasce l’Associazione Regolazione Intelligenza Artificiale, AIRIA, associazione che si pone l’obiettivo di promuovere un dibattito informato volto alla regolazione della Intelligenza Artificiale, affrontando le rilevanti questioni legali e di public policy, sensibilizzando l’opinione pubblica e le autorità di regolazione sull’importanza dell’innovazione e dello sviluppo responsabile dell’IA. 

AIRIA, chi sono i soci dell’associazione

Tra i soci di AIRIA, ci sono giuristi, manager e esperti di regolazione provenienti dal mondo delle imprese, delle professioni legali, dall’accademia, con esperienza nel settore della ricerca teorica e applicata, nello specifico:

L’iniziativa dei soci fondatori è a titolo personale e le aziende di riferimento non sono coinvolte.

L’Associazione AIRIA promuove il dibattito informato

Massimiliano Masnada, Partner di Hogan Lovells e co-fondatore di AIRIA ha commentato così: “Con AIRIA ci siamo posti l’obiettivo di creare una community di esperta che possa promuovere un dibattito informato volto alla regolazione della Intelligenza Artificiale, affrontando le rilevanti questioni legali e di public policy, raccogliendo il punto di vista di professionisti, esperti e stakeholders, e condividendo le conoscenze acquisite attraverso iniziative di formazione e divulgazione”.   

Il primo workshop organizzato dall’associazione sarà dedicato all’AI ACT dal titolo Regolamentare la prossima rivoluzione industriale. Come orientarsi nel panorama in evoluzione tra approccio basato sul rischio, nuove regole, autoregolamentazione, iniziative internazionali e sfide etiche, e si terrà l’8 febbraio dalle 17:30 al World AI Cannes Festival.

L’intelligenza artificiale regolata da un codice di condotta

I Paesi del G7 hanno istituito un codice che permette la regolamentazione dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale da parte delle aziende. L’obiettivo è quello di limitare i rischi e l’abuso che tale tecnologia può causare. La legge verrà chiamata AI Act e prevede, appunto, il corretto utilizzo dell’intelligenza artificiale.

In cosa consiste il codice di condotta sull’intelligenza artificiale

Il codice di condotta sull’intelligenza artificiale, chiamato AI Act, è frutto del lavoro dell’AI Hiroshima Process. Prevede 11 punti che le aziende dovranno rispettare per assicurare sicurezza e trasparenza nello sviluppo della nuova tecnologia. 

Innanzitutto, l’AI Act invita le aziende a mettere in atto misure giuste per identificare, valutare e mitigare i rischi durante tutto il ciclo di vita dell’intelligenza artificiale. Così come a trovare soluzioni per eventuali incidenti e uso improprio della tecnologia, dopo il lancio dei sistemi IA sul mercato.

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