Airspeeder, segnatevi questo nome. Questa sarà la prima corsa automobilistica di eVTOL, le auto volanti elettriche. Una serie di tre gare che vedranno protagoniste i veicoli elettrici a decollo verticale prodotti dall’azienda australiana Alauda, appena testato con successo. E la parte migliore è che non dovremo aspettare un vago futuro fantascientifico per vedere le auto sfidarsi nel cielo: la gara si terrà entro la fine dell’anno.
Airspeeder organizza le EXA Series, gare automobilistiche fra veicoli volanti
Di recente, la Casa australiana Alauda Aeronautics ha lanciato il suo nuovo modello di auto volante, la Mk3. Un’auto, o meglio un velivolo, capace di passare da 0 a 100 chilometri orari in soli 2,8 secondi. Un ottimo risultato per qualsiasi veicolo elettrico. Specie se il record è stabilito fluttuando 500 metri sopra il suolo. Durante questo test l’auto progettata da Alauda per Airspeeder ha volato in autonomia, pilotata a distanza. Ma sull’auto è presente un sedile per far gareggiare un pilota nella prima auto da corsa volante. Niente droni: qui ci saranno piloti veri, anche se non subito.
Come gli appassionati di motori sanno bene, non c’è nessun test migliore per una nuova tecnologia di una bella competizione in pista. Così si diffuse l’auto nei primi decenni del ‘900, dimostrando la sua validità in gare di durata oggi leggendarie, come ad esempio la 24 Ore di Le Mans. E anche per le auto volanti ci sarà il battesimo del fuoco in pista, o meglio, qualche centinaio di metri sopra di essa. Infatti la prima corsa fra auto volanti elettriche del mondo, chiamata Airspeeder EXA Series 2021, funzionerà da prova definitiva del livello di qualità e sicurezza raggiunto dagli eVTOL.
Tre percorsi aerei in giro per il mondo, con fino a quattro team di piloti e ingegneri a testare le proprie abilità. Ma non ci saranno diversi costruttori: Airspeeder sarà un campionato monomarca, ovvero tutte le squadre avranno a disposizione la stessa auto, la Alauda Mk3. L’azienda australiana spiega che il vantaggio competitivo sta tutto “nelle capacità del pilota e in una strategia di livello mondiale”.
La sfida di Airspeeder: la sicurezza al primo posto (almeno per la prima stagione)
La prima stagione di gare sarà ancora effettuata con il controllo da remoto, per garantire la sicurezza dei piloti che potranno testare questa nuova corsa con i piedi ben piantati a terra. Ma l’obiettivo è di mettere gli atleti nelle monoposto. Già dalla stagione successiva. Ancora non conosciamo i “circuiti” su cui correranno, né se si tratterà di “autovolodromi” costruiti ex-novo o se voleranno sopra circuiti esistenti, seguendone il tracciato. Scopriremo tutto questo tra poco, quando l’Airspeeder verrà rivelata in veste ufficiale al mondo.
Per evitare le collisioni in mezzo all’aria, Airspeeder assicura che gli eVTOL avranno l’ultimissima tecnologia LIDAR e radar per creare dei “campi di forza virtuale” attorno a ogni veicolo, in cui gli altri non possono entrare. Che è più di quanto i piloti di Formula Uno possano chiedere.
I veicoli hanno un’autonomia solamente di un quarto d’ora, paragonabile ad alcune altre categorie totalmente elettriche, che però non hanno le ruote ma le eliche, e volano a oltre 500 metri di altezza. Quindi, come fu per la prima generazione di auto di Formula E, a metà corsa è previsto un pit-stop per permettere il prosieguo della gara. Al posto di sostituire l’auto, però, nella Airspeeder le squadre andranno a rimuovere e sostituire la batteria. E come nei classici campionati a ruote “a terra”, la velocità dei meccanici può fare tutta la differenza fra una vittoria e una sconfitta.
Quando potremo guidare un’auto volante in … “strada”?
Il progetto Airspeeder di Alauda, azienda nata solo nel 2016, è davvero interessante e potrebbe portare molti occhi a seguire queste corse volanti. L’obiettivo dell’azienda infatti è dichiaratamente di alimentare il mercato degli eVTOL attraverso lo sport. “La rivoluzione della mobilità, sganciata dalla tecnologia futura, trasformerà la mobilità aerea urbana, la logistica mondiale e persino le applicazioni mediche con un veicolo elettrico che lascia l’aria pulita” dice la compagnia.
E non sono l’unica azienda che crede nel futuro tra le nuvole del settore automobilistico. Se già Henry Ford tentò nel 1926 di costruire un auto volante (come vi spieghiamo nell’articolo linkato qui sotto), negli ultimi anni gli sforzi si sono moltiplicati.
Attualmente sono in sviluppo un centinaio di prototipi, fra cui alcuni in stato decisamente avanzato. Come Aeromobil, arrivata alla quinta versione. Oppure il prototipo di Airbus che ha presto il volo in Germania o EHang che ha decollato in Cina. Inoltre Uber sta lavorando a un servizio di lusso di aerotaxi insieme a Hyundai, il costruttore di auto che più sta investendo nella ricerca e sviluppo di questo tipo di velivoli.
Il CEO di SkyDrive Tomoshiro Fukuzawa si dice pronto a vendere eVTOL entro il 2028 e una ricerca degli investitori di Morgan Stanley valuta che entro gli anni ’40 del nostro secolo prendere i taxi volanti nelle grandi metropoli sarà una comodità alla portata dei pendolari.
Forse correre così in avanti nel futuro è un rischio. Ma se ci sono dei piloti pronti a correre nei cieli su auto volanti, non possiamo essere pavidi nelle nostre previsioni: tutto può succedere. Quello che è certo è che gli occhi di tutti gli appassionati di volo e di motori del mondo saranno puntati sulle EXA Series di Airspeeder, non appena annunceranno una data. Vi terremo informati.
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