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L’AI trova l’antibiotico contro il superbatterio in due ore

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Un nuovo antibiotico efficace contro il superbatterio Acinetobacter baumannii, uno dei microrganismi più resistenti agli antibiotici e più pericolosi per la salute umana secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), è stato scoperto in soli due ore grazie all’uso dell’intelligenza artificiale (AI).

Questo è il risultato di una ricerca condotta da un gruppo di scienziati della McMaster University e del Massachusetts Institute of Technology. Che hanno sfruttato un algoritmo dell’AI in grado di accelerare il processo di identificazione di nuovi composti antibatterici.

Antibiotico contro il superbatterio in due ore, grazie all’AI

Lo studio è stato pubblicato su Nature Chemical Biology (e ripreso da Wired). Un batterio pericoloso e difficile da eliminare, A. baumannii resiste a molti antibiotici e può acquisire il DNA da altri batteri, inclusi i geni per resistere agli antibioteci.

Si diffonde soprattutto negli ospedali, dove può contaminare le superfici per molto tempo e causare infezioni gravi come polmonite, meningite e sepsi nei pazienti. Normalmente, trovare antibiotici efficaci contro questo tipo di minaccia può richiedere molto tempo. Ma non usando l’AI.

Ll’intelligenza artificiale ha permesso di analizzare milioni di molecole con potenziale attività antibatterica e individuare quelle più efficaci. In questo modo hanno scoperto una nuova molecola tra circa 7mila candidati, usando un modello di AI che hanno allenato per valutare quali proprietà chimiche fossero associate all’arresto della crescita di A. baumannii.

Il farmaco ha il vantaggio di essere specifico per A. baumannii, il che riduce il rischio di sviluppare resistenza e permette di avere terapie più mirate ed efficaci. Infatti, molti antibiotici sono ad ampio spettro e uccidono tutti i batteri, compresi quelli benefici dell’intestino. E rendono più semplice sviluppare resistenze.

L’AI potrebbe diventare un alleato ottimo per trovare antibiotici, se nelle mani di esperti come quelli di McMaster University e del Massachusetts Institute of Technology.

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