È dei giorni scorsi la notizia data da Bloomberg, secondo cui Apple per il 2022 punterebbe ad ambiziosissimi traguardi di vendite. Come vi abbiamo raccontato in un altro articolo, infatti, l’obiettivo è quello di mettere nelle mani dei propri utenti – per l’anno in corso – ben 220 milioni di iPhone. Che secondo alcuni analisti potrà addirittura elevarsi sino a 240 milioni di pezzi.
Obiettivo che non si è modificato rispetto alle previsioni fatte lo scorso anno, nonostante i ben noti problemi riguardanti le difficoltà di approvvigionamento dei materiali.
L’azienda di Cupertino mostra dunque i muscoli. E lo fa anche in un’altra direzione: pare infatti che Apple aumenterà gli stipendi di tutti i propri dipendenti.
Le due mosse, lette assieme, non possono che far pensare a un eccellente stato di salute della società. Ma siamo proprio sicuri che dietro l’aumento degli stipendi dei dipendenti Apple non ci siano anche timori o necessità, da parte dell’azienda? Scopriamolo.
Apple e l’aumento degli stipendi
La notizia è stata riportata in anteprima dalla Cnbc nella giornata di mercoledì 25 maggio. La stessa in cui la comunicazione è stata inviata per mail ai dipendenti di Apple.
Comunicazione secondo cui l’azienda capitanata da Tim Cook aumenterà gli stipendi di tutti i suoi dipendenti. Sia quelli che lavorano nelle sedi centrali che si si occupa della vendita dei prodotti nei negozi.
La mossa dell’azienda di Cupertino segue quelle, che si sono succedute nei giorni scorsi, di competitor come Google, Amazon e Microsoft.
Si conoscerebbe anche l’ammontare dell’aumento. Il salario base per i dipendenti del settore retail passerà, entro la fine del 2022, da 20 a 22 dollari all’ora. L’azienda ha inoltre comunicato che in alcune zone (non è stato detto quali) lo stipendio base negli store sarà aumentato.
L’aumento sarà sostanziale, e rispetto alla paga del 2018 farà addirittura segnare un +48%. Si parla poi di aumenti già a luglio, anticipando la consuetudine che vede l’autunno come stagione di eventuali ritocchi agli stipendi.
Trattenere i talenti
In una nota ufficiale, Apple motiva l’aumento degli stipendi con la volontà di trattenere i migliori talenti. E lo fa, spiega l’azienda di Cupertino, anche per offrire prodotti sempre migliori ai propri clienti.
Leggiamo infatti nella nota: “Supportare e mantenere i migliori membri del team al mondo ci consente di fornire i prodotti e i servizi migliori e più innovativi per i nostri clienti.
Quest’anno, nell’ambito del nostro processo annuale di revisione delle prestazioni, stiamo aumentando il nostro budget retributivo complessivo”.
Le altre ragioni
Il Wall Street Journal non ritiene sufficiente la motivazione ufficiale fornita dell’azienda.
Secondo l’autorevole quotidiano di New York, ci sarebbero anche ulteriori ragioni dietro la mossa di Apple di aumentare gli stipendi di tutti i propri dipendenti.
Uno è il mercato del lavoro per così dire “rigido”, con posti che difficilmente le aziende riescono a occupare.
C’è poi una carenza di professionisti qualificati in ambito tecnologico. La crisi derivata dalla pandemia, infatti, ha spinto molti a scegliere opzioni flessibili o addirittura a lasciare l’impiego.
Inoltre l’inflazione si fa sentire: non è mai stata a questi livelli da 40 anni. E i salari devono muoversi di pari passo.
Le rappresentanze sindacali
Ma il motivo forse principale dell’aumento degli stipendi dei dipendenti Apple, è un tentativo di tendere la mano alla crescente sindacalizzazione aziendale, che sta crescendo soprattutto nell’ambiente dei lavoratori degli store. Proprio perché l’inflazione, cresciuta sino all’8,3%, sta facendo lievitare il costo della vita, e sta radicalizzando lo scontro sociale.
Il responsabile Apple dei punti vendita, una realtà in cui sono occupati 154.000 persone, ha dichiarato: “Abbiamo un rapporto con i dipendenti basato su un confronto aperto, collaborativo e diretto. Mi preoccupo di cosa significherebbe mettere un’altra organizzazione nel mezzo di questa relazione.”
Eppure, rappresentanze sindacali dei lavoratori degli store si sono già formate in Georgia, Maryland, New York e Kentucky.
- Gambirasio, Simone (Autore)
Gli altri colossi tech
Nella stessa situazione di Apple si trovano altri colossi del tech. Google, Amazon e Microsoft, come dicevamo, hanno a loro volta aumentato gli stipendi ai dipendenti.
Microsoft ha comunicato ai propri lavoratori di avere addirittura raddoppiato il budget globale destinato agli aumenti salariali, che si baseranno sui risultati complessivi e sul merito individuale. Mentre anche Amazon sta facendo i conti con le prime rivendicazioni sindacali.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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