Apple sta valutando il taglio della produzione di iPhone e di AirPods, a causa dell’attuale crisi in Ucraina e dell’inflazione, entrambi elementi che stanno limitando fortemente la domanda di nuovi dispositivi. La compagnia della mela morsicata starebbe valutando una diminuzione del 20%, almeno stando a quanto riporta il portale finanziario Nikkei.
Apple taglia la produzione di iPhone?
Un taglio del 20% della produzione degli iPhone equivale a circa 3 milioni di unità prodotte in meno rispetto agli standard produttivi della mela. Una riduzione netta, che da la misura di quanto la compagnia si trovi attualmente in difficoltà a causa della crisi in Ucraina. Stesso destino è stato riservato agli AirPods, che verranno ridotti a 10 milioni di unità.
Questa nuova capacità produttiva rimarrà in vigore per probabilmente tutto il 2022, e probabilmente interesserà anche anche la gamma di iPhone 13, questa volta però a causa di un calo fisiologico della domanda, che ora si sta concentrando sui modelli più recenti dello smartphone uscito appena lo scorso settembre. Un aggiustamento stagionale insomma.
Intanto la crisi in Ucraina non accenna a diminuire di intensità e sempre più compagnie del mondo della tecnologia si stanno impegnando per boicottare in qualche modo la Russia, chi interrompendo totalmente le vendite nella nazione, chi vietando ogni tipo di dispositivo legato al proprio marchio. Se queste sanzioni avranno effetto, lo scopriremo nelle prossime settimane.
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