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Apple potrebbe comprare lo studio cinematografico indie A24

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Secondo le fonti di Variety, la celebre casa di produzione cinematografica indipendente A24 starebbe valutando la cessione, per una cifra che si aggira fra i 2,5 e i 3,5 miliardi di dollari. Fra i più accreditati potenziali acquirenti c’è Apple, che qualche anno fa ha stretto proprio con A24 un accordo pluriennale per la produzione di film, fra cui On the Rocks di Sofia Coppola, disponibile nel catalogo di Apple TV+. A24, fra i cui progetti spiccano anche Moonlight e Diamanti grezzi, ha avuto dei colloqui con diversi possibili partner nel corso degli ultimi 18 mesi. Non è chiaro se queste discussioni abbiano portato a qualcosa di concreto. Peraltro, una fonte interna alla stessa A24 ha riportato a Variety che gli obiettivi dell’azienda al momento vanno in direzione di un’espansione e non di una vendita. A24 e Apple hanno rifiutato di rilasciare dichiarazioni su queste voci.

Apple sempre più impegnata nel cinema?

È indubbio che gli studios cinematografici, a causa del covid e della sempre maggiore attenzione verso le piattaforme di streaming, stanno vivendo un cambiamento a dir poco epocale. Giusto qualche settimana fa, Amazon ha annunciato l’acquisto dello storico studio MGM per circa 8,45 miliardi di dollari, mentre la Hello Sunshine di Reese Witherspoon sta valutando acquisizioni o partnership sulla base di 1 miliardo di dollari. È quindi possibile che anche Apple si stia guardando intorno, alla ricerca di case di produzione che possano diventare un valore aggiunto per il proprio catalogo.

Apple e A24 sono partner anche per The Tragedy of Macbeth, film di Joel Coen di imminente uscita, con protagonisti Denzel Washington e Frances McDormand. L’ennesimo punto di contatto fra due aziende che potrebbero presto convolare a nozze. Ricordiamo che in A24 c’è anche un pizzico di Italia: lo studio prende infatti il suo nome dall’omonima autostrada Roma-Teramo, su cui il co-fondatore Daniel Katz stava viaggiando quando ha avuto l’idea di dare vita all’azienda.

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