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Apple blocca la produzione in una fabbrica Foxconn a causa delle drammatiche condizioni dei lavoratori

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Chinese Foxconn workers labor in a workshop at the Shenzhen plant of Foxconn Technology Group in Shenzhen city, south Chinas Guangdong province, 8 May 2010. The string of suicides at Foxconn highlight the urgent need for China to adjust its mode of economic growth. On Thursday (27 May 2010) morning, a Foxconn employee tried to kill himself by slitting his wrist at the company dormitory. He survived after receiving medical treatment. His suicide attempt was the 13th by an employee of the Shenzhen-based Foxconn this year. Ten succeeded by jumping out of buildings. With 800,000 employees on the Chinese mainland, the Taiwan-owned companys exports totaled US$55.6 billion in 2008, accounting for 3.9 percent of the mainlands total exports. Foxconn makes computers, game consoles and mobile phones for companies including Apple, Nokia, Hewlett-Packard, and Sony. Foxconn epitomizes Chinas traditional export-driven development pattern: investment and cheap labor combining to produce low value-added products. Processing trade accounts for 50 percent of Chinas total trade volume, and it contributes much to the nations trade surplus. But it is at the low end of the world production chain.

Apple ha sospeso la produzione di iPhone 12 nello stabilimento Foxconn di Chennai, in India. La scelta è legata ad un recente report relativo a condizioni di lavoro nella fabbrica. In particolare, i dormitori non soddisferebbero gli standard richiesti da Apple per gli impianti dei suoi partner. Anche i livelli di sicurezza alimentare sarebbero al di sotto di tali standard. Come riporta Reuters, infatti, ad inizio dicembre circa 150 lavoratrici dello stabilimento sarebbero state ricoverate a causa di un’intossicazione alimentare.

Apple ferma la produzione di iPhone in uno stabilimento indiano di Foxconn

Le informazioni rivelate da Reuters confermano la drammatica situazione che si vive in uno dei principali stabilimenti di produzione degli iPhone. Il cibo messo a disposizione dai servizi di mensa sarebbe di scarsa qualità e in alcuni casi persino contaminato, tanto da comportare un’intossicazione alimentare per decine di lavoratrici dello stabilimento che impiega 17 mila dipendenti. Anche i dormitori delle lavoratrici impegnate sulla linea di assemblaggio degli iPhone non rispetterebbero gli “standard” di Apple e sarebbero affollati e senza servizi igienici.

Le dichiarazioni delle aziende

Apple e Foxconn, non appena il caso ha raggiunto la ribalta mediatica, hanno preso le necessarie contromisure. La casa di Cupertino ha sospeso le attività produttive nello stabilimento, inviando alcuni revisori indipendenti che hanno confermato il mancato rispetto dei requisiti imposti ai partner produttivi. Foxconn si è scusata e, con una dichiarazione ufficiale, ha annunciato di essere al lavoro per migliorare le condizioni della fabbrica.

Apple ha registrato un “incidente” simile anche lo scorso anno con una fabbrica di un altro partner produttivo, Wistron Corp. Per il momento, Foxconn non ha rilasciato informazioni in merito alle tempistiche di ripresa delle attività produttive.

   
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