Apple Vision Pro, le prime impressioni sul visore della Mela

Apple ha annunciato Vision Pro, il suo primo visore AR/VR, e oggi la stampa di settore negli Stati Uniti si sta riempiendo di video e articoli con le prime impressioni sul dispositivo – che arriverà a inizio 2024, dapprima solo in America. Aspettando che Apple annunci il dispositivo anche per il nostro Paese, abbiamo letto tutte queste primissime recensioni. E ci sono alcuni punti che sembrano ripresentarsi: sebbene in molti siano scettici sull’effettività “usabilità” del prodotto, quasi tutti sono rimasti stupiti di quello che sa fare. Ma i mercati non sembrano impressionati – abbiamo quindi chiesto un commento sull’impatto negativo sul titolo Apple a Mariangela Pira di SkyTG24.

Apple Vision Pro, le prime impressioni sul visore di Cupertino

Se c’è una cosa che, anche da questo lato dell’Atlantico, si può capire subito riguardo Apple Vision Pro, è che Apple ha voluto stupire. Non si è accontentata di lanciare “un” visore AR/VR: lo stesso Tim Cook ha detto che vuole fare per lo spatial computing quello che iPhone ha fatto per lo smartphone. Una rivoluzione, Cupertino non ha paura di dirlo. Ma è davvero così?

Alcuni giornalisti delle più importanti testate tecnologiche negli USA, youtuber e influncer tech, hanno potuto testare per 30 minuti il “computer spaziale” di Apple. E fino all’anno prossimo, saranno gli unici a farlo fra quelli che non lavorano a Cupertino. Quindi abbiamo voluto riassumere cosa pensano di questo prodotto tanto ambizioso.

La qualità dello schermo e della realtà mista

Una cosa che sembra mettere tutti d’accordo è la qualità dell’hardware scelto da Apple per questo visore. Gli schermi da 23 milioni di pixel che potremo metterci davanti agli occhi forniscono immagini di qualità elevata. E i giornalisti USA riportano che Apple aveva preparato una serie di lenti Zeiss per chi porta gli occhiali, in modo da potersi godere la dimostrazioni – lenti che saranno vendute separatamente.

Matthew Panzarino di TechCrunch, scrive di aver provato ogni principale visore AR e VR uscito dal 2013 in poi. E che Vision Pro è “ordini di grandezza meglio di qualsiasi visore con cui la maggior parte dei consumatori è venuta in contatto“. Nilay Patel di The Verge spiega che gli schermi sono “assolutamente fuori di testa” e “È facilmente il display VR con la più alta risoluzione che abbia mai visto“. E tutte le fonti che abbiamo consultato sembrano d’accordo: non solo si riesce a leggere facilmente il testo nei siti su Safari, ma guardare un film con Vision Pro è davvero come andare al cinema – non è un’esagerazione da parte di Apple.

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Altro punto che mette tutti d’accordo è la realtà mista, con la modalità passthrough. Una corona digitale sul sensore permette di passare dalla realtà aumentata, che vi permette di vedere il mondo attorno a voi, a un “ambiente digitale” in realtà virtuale. In AR, Patel di The Verge riusciva a prendere appunti e Panzarino di TechCrunch guardava lo smartphone. Ma la cosa più impressionante sembra il passaggio dalla VR alla realtà “vera”. Se iniziate a parlare con qualcuno in modalità VR, Vision Pro lo capisce e mostra quella persona accanto a voi. Patel dice di aver “boccheggiato” per la sorpresa e lo youtuber Marques Brownlee (MKBHD) dice “non mi piace descrivere la tecnologia come magia, ma era magico”.

Design leggero ma dubbi sull’autonomia

In uno Short su YouTube, Bloomberg Technology spiega che il design del dispositivo risulta particolarmente leggero sulla testa di chi guarda. Marques Brownlee dice che, se è vero che tutti i visori VR stancano dopo un uso prolungato, la leggerezza del dispositivo e la qualità delle immagini “dovrebbero stancare meno della concorrenza”.

Molti, tuttavia, fanno notare che uno dei motivi per cui risulta tanto leggero sta nel fatto che la batteria è esterna. Un cavo collega al power bank che potete tenere in tasca mentre usate il dispositivo – che secondo Bloomberg è una soluzione poco elegante e scomoda. Chance Miller di 9to5Mac dice però che il cavo non gli ha dato alcun fastidio durante la demo. Marques Browlee spiega che uno dei vantaggi sarà la facilità di fare upgrade con batterie più capienti per aumentare l’autonomia, che dovrebbe essere di due ore. Che forse sono troppo poche “guardare film su Vision Pro sembra splendido, ma molti film oggi durano più di due ore” commenta MKBHD.

Prime impressioni su Vision Pro di Apple: chi lo sfrutterà appieno?

Miller di 9to5Mac, che spiega nei dettagli anche il processo di setup e le varie prove fatte con il dispositivo, sembra fra i più entusiasti. “Alcune funzionalità di Vision Pro sembrano dei trucchi? Assolutamente. Ma gran parte di ciò che ho visto oggi è la prova di quanto possa essere impressionante la realtà mista quando è fatta bene, utilizzando hardware e software di prima qualità. Man mano che l’ecosistema si espande, alcuni dei contenuti che possono sembrare trucchi possono essere sostituiti con esperienze incredibili”. Ma persino lui pensa che il visore “non sarà un successo immediato”.

Panzarino di TechCrunch lo definisce “l’ideale platonico di un visore XR” ma dice che dovremo restare a vedere se gli sviluppatori creeranno un’ecosistema per sfruttarlo appieno. Anche Patel di The Verge pensa che Apple abbia dimostrato “di poter battere ancora tutti sull’hardware” ma che “se la famosa comunità di sviluppatori di Apple può generare un’app killer per Vision Pro è ancora in sospeso“.

Le prime impressioni su Vision Pro di Apple sono positive. Ma il punto è che, sebbene l’offerta sia ottima, il mercato dei visori ha ancora una scarsa domanda. Marques Brownlee dice che per il momento è “un giocattolo impressionante per i più ricchi e una musa per ispirare gli sviluppatori, ma vedremo quanto lontano potrà andare”.

La reazione dei mercati

Oltre alle impressioni della stampa americana, abbiamo chiesto a Mariangela Pira di SkyTG24 di spiegarci l’impatto sui mercati di questo nuovo annuncio con commento a caldo. Perché al momento della stesura di questo articolo, Apple sta perdendo 4,76 punti base – un calo de 2,77% rispetto alla sua valutazione da record.

“Il titolo ha reagito male perché gli investitori speravano che potesse in qualche modo salvare il metaverso, questa idea di spazio virtuale condiviso. Magari con un prodotto ‘leggero’, in qualche modo. Invece [Apple] ha presentato un prodotto ‘pesante’, che costa anche parecchio. Quindi chissà quando entrerà sul mercato in modo serio. E come se da Apple – che ha rivoluzionato il mercato dei computer, smartphone, smartwatch – ci si aspettasse di più. Altrimenti non si spiega perché dalla miglior quotazione di sempre prima del lancio del prodotto il titolo sia sceso. C’è qualcosa che non va. Il mercato ha sempre ragione. Il Metaverso è come se rimasse una sorta di buco nero in cui il denaro scompare. [Apple] non è stata in grado di presentarlo nel modo più cool possibile”.

Sembra che i mercati concordino con i giornalisti USA. Il dispositivo sembra funzionare molto bene e ha dell’hardware davvero impressionate. Ma resta incertezza perché il mercato dei visori AR/VR resta incredibilmente volatile. E sebbene Apple non abbia mai parlato di ‘metaverso’ durante la presentazione, nessuno ancora sa se basterà l’arrivo della Mela per rilanciare questo settore che, per ora, non ha ancora dato quanto promesso.

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