
Come ampiamente riportato sulle nostre pagine, lunedì la piattaforma X ha subito gravi interruzioni a causa di un attacco DDoS (Distributed Denial of Service), un tipo di attacco informatico che sovraccarica i server con richieste simultanee. Elon Musk ha immediatamente attribuito la colpa a un attore statale, sostenendo che gli indirizzi IP coinvolti nell’attacco hacker a X provenissero dall’Ucraina. Accusa che fin dalle prime sembrava abbastanza campata per aria, e infatti l’analisi di esperti di sicurezza informatica mettono in dubbio questa versione.
L’attacco hacker a X: Elon Musk accusa l’Ucraina ma il problema sono i server
L’attacco ha reso la piattaforma inaccessibile a molti utenti per ore. Musk ha parlato di un “massiccio attacco informatico” organizzato da “un grande gruppo coordinato e/o un intero paese”. Poco dopo, ha indicato l’Ucraina come possibile responsabile, basandosi sugli IP identificati.
Le analisi condotte da Wired e da esperti di sicurezza informatica dipingono un quadro diverso. Il gruppo Dark Storm Team, vicino a cause pro-palestinesi, ha rivendicato l’attacco su Telegram poche ore dopo il blackout. Musk non ha fatto alcun riferimento a questa rivendicazione, concentrandosi invece sull’accusa all’Ucraina. Wired sottolinea inoltre che la piattaforma X presenta gravi vulnerabilità nei propri server, che avrebbero facilitato l’attacco, indipendentemente da chi lo abbia lanciato.

Secondo l’inchiesta, X non ha adeguatamente protetto i propri server. Alcuni nodi chiave per la gestione delle richieste web risultavano accessibili senza la protezione del sistema anti-DDoS di Cloudflare. Questa falla ha reso l’attacco molto più efficace: gli hacker non hanno dovuto aggirare sistemi di sicurezza avanzati, ma hanno semplicemente sfruttato IP vulnerabili della piattaforma.
Dopo il blackout, X ha corretto il problema, ma ormai l’attacco aveva già causato danni (ma comunque meno di quelli reputazionali inflitti dal suo capo).
Il punto degli esperti di sicurezza informatica
Kevin Beaumont, ricercatore di sicurezza, ha analizzato il traffico generato dall’attacco e ha scoperto che la botnet responsabile era composta principalmente da videocamere di sorveglianza e DVR compromessi. Questi dispositivi, spesso mal protetti, vengono utilizzati dagli hacker per creare reti di attacco su larga scala.
Gli esperti sottolineano che gli indirizzi IP da soli non sono una prova affidabile per attribuire la responsabilità di un attacco. I cybercriminali usano VPN, proxy e dispositivi infetti in tutto il mondo per mascherare la loro posizione reale. Un’importante società di sicurezza informatica, citata da Wired, ha analizzato il traffico dannoso e ha scoperto che l’Ucraina non compariva nemmeno tra i primi venti paesi di origine dell’attacco.
Shawn Edwards, chief security officer della società Zayo, spiega che gli IP possono fornire informazioni sull’infrastruttura utilizzata dagli hacker, ma non permettono di identificare con certezza i responsabili. Questo smentisce la narrativa di Musk, che ha basato la sua accusa proprio sugli IP tracciati.
Ma allora perchè Elon Musk ha accusato l’Ucraina degli attacchi hacker a X?
Ovviamente l’accusa di Musk nei confronti dell’Ucraina non arriva nel vuoto. Il miliardario ha spesso espresso posizioni critiche verso Kiev e il presidente Zelensky, con commenti ironici o provocatori. Ha anche un rapporto privilegiato con Donald Trump, di cui è uno dei principali finanziatori, mentre la nuova amministrazione statunitense ha recentemente ridimensionato il supporto a Kiev. Ricordiamo tutti il recente scontro alla Casa Bianca tra Zelensky e Trump.
Peraltro Elon Musk non è nuovo a dichiarazioni simili. Nel 2023, durante una live streaming con Trump, X aveva subito problemi tecnici. Anche in quell’occasione, Musk aveva parlato di un “massiccio attacco DDoS”, ma un’indagine di The Verge aveva smentito questa ipotesi, attribuendo il malfunzionamento a problemi interni della piattaforma.
- ALEXA PUÒ MOSTRARTI MOLTE COSE: Echo Show 5 è dotato di uno schermo da 5,5", per controllare a colpo d’occhio il...
- PICCOLE DIMENSIONI, MIGLIORI PRESTAZIONI AUDIO: ascolta la tua musica o i tuoi podcast preferiti, guarda le serie TV che...
- LA TUA CASA GESTITA IN TUTTA COMODITÀ: controlla i dispositivi per Casa Intelligente, come lampadine e termostati,...
Ultimo aggiornamento 2025-03-26 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API