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Pericolo Avast Antivirus: a rischio la nostra privacy

Una nuova e approfondita indagine effettuata da Vice e PCMag  fa luce su un serio problema per chi utilizza l’antivirus gratuito Avast. La privacy degli utenti sarebbe a rischio.

Avast Antivirus: un pericolo reale

Avast si occupa principalmente di cybersicurezza ed il suo programma antivirus è scaricato e utilizzato da oltre 400 milioni di utenti  in tutto il mondo. Non è la prima volta che l’azienda si trova ad affrontare accuse di questo genere. Infatti già lo scorso anno erano emersi dati riguardo l’installazione delle estensioni browser del suo antivirus. A quanto pare già dal 2013, tali estensioni collezionavano i dati di navigazione degli utenti web, mettendoli poi a disposizione dell’azienda Jumpshot, che li rivendeva a clienti quali Google, Microsoft e PepsiCo.

Una volta che la pratica scorretta venne messa alla luce dalla stampa, l’azienda si ritrovò costretta a rimuovere gli add-on. La nuova inchiesta di Vice PCMag conferma che le cattive abitudini sono dure a morire, in quanto il software antivirus è a quanto pare abile nel registrare clic e movimenti su internet di chi lo utilizza, riuscendo anche a carpire informazioni utili come le parole chiave usate nei motori di ricerca visitati o Youtube.

Avast, in sua difesa, sostiene che tutti in dati presi in esame sono totalmente anonimizzati, in modo da non permettere l’identificazione dell’utente che, tra l’altro, potrebbe negare l’autorizzazione a questa attività. Ma secondo l’accusa, l’anonimizzazione non è sufficiente a impedire l’individuazione del singolo utente, l’unica mossa possibile sarebbe disinstallare l’ianti-virus

Inoltre, è soltanto a partire dal luglio 2019 che Avast avrebbe cominciato a introdurre per i suoi clienti l’opzione per negare la condivisione di dati con Jumpshot. Fino ad allora i dati erano prelevati senza consenso. Fatto sta che intanto Jumpshot verrà interdetta dall’accesso ai dati di chi usa un antivirus Avast.

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