Avast, società leader nel settore della sicurezza informatica a livello mondiale, ha riscontrato un notevole incremento nell’utilizzo di spyware e stalkerware durante il lockdown. Secondo quanto rilevato dai ricercatori di Avast, tra marzo e giugno si è registrare un aumento del 51% di questo tipo di software rispetto ai primi due mesi del 2020.
Avast registra un incremento del 51% nell’utilizzo di spyware e stalkerware durante il periodo di lockdown
Lo studio di Avast conferma come, nel periodo compreso tra marzo e giugno, si sia registrato un aumento del 51% nell’uso di software di tipo spyware e stalkerware. In particolare, l’incremento percentuale indicato si riferisce ai dati registrati nei primi due mesi del 2020, ovvero tra gennaio e febbraio. Il lockdown, quindi, ha rappresentato una fase di forte crescita dell’utilizzo di software di sicurezza.
Lo stalkerware è un tipo di software “non etico” che permette un tracciamento completo delle persone. Con questo software, infatti, viene tracciata la posizione ma anche le mail, i messaggi personali e le comunicazioni tramite app oltre alle telefonate che possono essere anche registrate di nascosto.
Ecco i consigli di Avast:
- proteggere il telefono da qualsiasi accesso fisico non autorizzato ricorrendo ad un PIN e ad un sistema di autenticazione biometrica come l’impronta digitale
- installare un prodotto antivirus tradizionale sul proprio smartphone che tratterà lo stalkerware come un PUP (un programma potenzialmente indesiderato)
- in caso di attacco stalkerware, contattare immediatamente i servizi di assistenza per le vittime con un dispositivo anonimo e non con il proprio smartphone vittima dell’attacco e, quindi, non più sicuro
- ⚠ Importante: Spediamo il prodotto nel suo contenitore originale, con sigillo di garanzia, scheda con codice di...
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