Avvocata Woo, il kdrama che rivoluzionerà il panorama seriale

Extraordinary Attorney Woo, conosciuto anche come Avvocata Woo, è uno dei kdrama più popolari degli ultimi mesi. Il kdrama ha immediatamente occupato la Top 10 globale di Netflix di numerosi paesi, fin dal suo debutto. Noi riteniamo che sia il kdrama dell’anno e uno dei migliori dell’ultimo decennio.

Avvocata Woo si differenzia dalla concorrenza e punta i riflettori su Woo Young-woo, un’avvocata laureata con lode affetta da un disturbo dello spettro autistico. Questo kdrama è uno dei pochi ad affrontare un tema così delicato in modo eccezionale e unico.

Oggi Avvocata Woo termina ufficialmente in Italia e siamo certi che stia già rivoluzionando il panorama seriale.

Il kdrama dell’anno: Avvocata Woo, interpretata da Park Eun-bin

Era solo questione di tempo prima che un nuovo successo coreano targato Netflix raggiungesse la vetta delle classifiche televisive dello streamer e catturasse l’attenzione pubblico. Avvocata Woo è il nuovo kdrama che segue la protagonista Woo Young-woo, interpretata dall’attrice Park Eun-bin (L’affetto Reale), un’avvocata con un disturbo dello spettro autistico che è stata assunta dallo studio legale Hanbada circa sei mesi dopo esserci laureata con lode all’università.

Una delle tante particolarità di Woo Young-woo è il suo nome che, al contrario, è sempre Woo Young-woo. Una caratteristica che la diverte e la rende fiera, e che ci tiene a far sapere alle persone che incontra per la prima volta. L’altra, invece, è il suo amore incondizionato per le balene. Spesso sembra quasi un’enciclopedia poiché è in grado di dirci tutto, ogni minimo dettaglio, riguardo le balene, i delfini e il loro habitat.

La nostra protagonista è molto intelligente. Tuttavia, nonostante si sia laureata con lode all’Università Nazionale di Seoul e abbia un quoziente intellettivo di 164, Woo Young-woo è spesso guardata dall’alto al basso solo a causa della sua condizione.

Woo Young-woo però è davvero brava nel suo lavoro. Riesce infatti a guadagnarsi il riconoscimento e il rispetto di alcuni suoi colleghi grazie alla sua eccellente memoria e il suo processo di pensiero creativo, che l’aiutano a gestire i casi e le udienze in tribunale.

La sua capacità di ricordare le leggi per confutare le affermazioni e costruire solide argomentazioni è estremamente utile in tribunale. Inoltre, come accennato, in ogni caso si ispira a ciò che ama di più al mondo: le balene.

Le balene sono infatti un tema ricorrente e spesso appaiono attraverso l’immaginazione di Young-woo ogni volta che cerca conforto o ha un momento idea mentre lavora a un caso.

Avvocata Woo e la rottura degli schemi

Noi abbiamo iniziato questa serie un po’ per caso, come ci succede spesso. Eravamo incuriositi dall’argomento che avrebbero trattato nel kdrama e soprattutto dal fatto che la cultura coreana si stesse lentamente avvicinando alla narrazione di temi più delicati e sentiti.

Quello che più ci ha colpito di questo kdrama è il fatto che rompa letteralmente gli schemi della rappresentazione della disabilità nel cinema e nella televisione, offrendo differenti punti di vista sulla vita di una persona affetta da disturbi dello spettro autistico.

In particolare, attraverso gli occhi di Woo Young-woo.

In quanto spettatori siamo in grado di seguirla ogni giorno e di vestire i suoi panni mentre si prepara per il lavoro. Allo stesso tempo iniziamo a comprendere il perché di alcune azioni che magari, a primo impatto, potrebbero sembrarci strane.

Ad esempio, Woo Young-woo mangia sempre e solo gimbap, un tipico coreano a base di riso cotto e ingredienti come verdure, carne e pesce, arrotolati in fogli di alga essiccata e serviti a fette. Per quale motivo mangia solo questo piatto? Perché sa esattamente il modo in cui suo padre lo prepara e questo le evita spiacevoli sorprese, come sapori improvvisi che potrebberlo non piacerle. Young-woo poi indossa sempre le cuffie quando cammina per strada, non per ascoltare la musica ma per non sentire rumori esterni che potrebbero agitarla o coglierla di sorpresa.

Allo stesso tempo Young-woo si confronta con numerose persone, dentro e fuori dall’aula del tribunale, fa il possibile per interagire e comunicare con i suoi colleghi ed è in grado di gestire le sue crisi. Insomma, alla fine dei giochi, la nostra Young-woo è una persona come tante.

Ciò che vuole fare questo kdrama è quello di distruggere le idee sbagliate comunemente diffuse sulle persone autistiche. E lo fa attraverso approfondimenti emotivi, intelligenti e in grado di fare leva sul cuore. Ogni singolo episodio ci permette di riflettere sia dal nostro punto di vista, ma anche e soprattutto dal suo punto di vista, quello di Young-woo.

Storie vere e piene di significato

Un altro aspetto interessante di questo kdrama riguarda proprio gli episodi. La maggior parte dei casi legali sono ispirati a storie realmente accadute e, in particolare, il personaggio di Woo Young-woo è parzialmente ispirato ad una persona realmente esistita.

Mary Temple Grandin è una ex professoressa della Colorado State University e una zoologa di fama mondiale. Le fu diagnosticato l’autismo all’età di due anni e i medici ritenevano che avrebbe avuto problemi di comunicazione e che avrebbe dovuto essere assistita per tutta la vita.

Nonostante la prognosi dei medici, e contro ogni previsione, Grandin ha conseguito un dottorato. Inoltre ha usato la sua influenza e le sue esperienze personali per parlare di autismo e abbattere lo stigma che lo circonda.

Un altro elemento accattivante è il fatto che le storie che ci vengono raccontate all’interno del kdrama non mettono i nostri protagonisti sempre dalla parte della ragione. Fare l’avvocato, si sa, è un mestiere difficile e spesso è difficile prendere decisioni. Lo vediamo più volte con Woo Young-woo. La protagonista si trova spesso a combattere tra il suo dovere di avvocato, che deve proteggere gli interessi del suo cliente, e il voler fare giustizia, la cosa giusta.

Fortunatamente Young-woo non è sola e avrà accanto a sé persone competenti, in grado di aiutarla e rimproverarla quando sarà necessario. Persone in grado di vederla per quello che è davvero: un’avvocata e una persona meravigliosa.

Ci teniamo ad aprire una piccola parentesi per la nostra Park Eun-bin, l’interprete di Woo Young-woo. L’attrice si è preparata in modo eccezionale per interpretare questo ruolo e per portare onore alle persone affette dallo stesso disturbo.

Eun-bin infatti, a causa della natura delicata del personaggio di Young-woo, era così preoccupata da aver rifiutato l’offerta più volte. “A causa del tema e delle questioni che affronta, ho sentito un forte senso di responsabilità. Non volevo offendere o ferire nessuno”, ha detto, aggiungendo che sono stati il regista Yoo In-shik e la scrittrice Moon Ji-won a convincerla ad accettare il ruolo.

Yoo ha rivelato di aver aspettato un anno per Park Eun-bin perché riteneva che non ci fossero alternative. “Non c’erano molti attori in grado di interpretare il personaggio di Young-woo. Non è un ruolo facile. Anche Park si sentiva oppressa, ma non potevo immaginare un’altra attrice che interpretasse Young-woo. Quindi, ho dovuto aspettare… e ho aspettato. E sta andando così bene!”. Possiamo affermare che è andata più che bene.

Park Eun-bin è perfetta in ogni sfumatura: ogni suo movimento, sguardo, la tensione che si legge sulle sue mani, il modo in cui parla. Nessun’altra avrebbe potuto interpretare il suo ruolo ed è per questo motivo che vi consigliamo, se ancora non avete iniziato il kdrama, di vederlo in lingua originale.

Avvocata Woo, il kdrama che rivoluzionerà il panorama seriale

Nel corso degli anni ci sono stati vari kdrama che hanno avuto il coraggio di affrontare temi delicati: It’s Okay to Not be Okay, Move to Heaven, Good Doctor e Brilliant Legacy, per citarne alcuni. Avvocata Woo fa però un passo in avanti e distrugge ogni tipo di barriera e pregiudizio, mettendo le persone sullo stesso piano.

Woo Young-woo si sforza di comunicare e capire gli altri e le persone accanto a lei si sforzano di comunicare e capire lei.

La serie affronta temi e questioni serie, ma non preoccupatevi, non esita a prendersi cinque minuti per sfornare battute e momenti comici. Anzi, inserisce di nascosto un sacco di umorismo per contrastare la pesantezza di alcune trame più delicate. È realistico ma, al contempo, offre una sana dose di surrealismo, evidente soprattutto quando Woo Young-woo ottiene intuizioni cruciali su qualsiasi caso sotto forma di balene che gironzolano felici nell’oceano – o meglio, nel cielo.

Sembra casuale, ma in realtà è una metafora. Young-woo vede la loro libertà e indipendenza come il suo obiettivo principale. Ed è proprio ciò che ci offre il finale della prima stagione: libertà e appagamento.

C’è una frase all’interno del kdrama che, in un certo senso, racchiude appieno l’essenza delle persone autistiche. Jun-ho si rivolge a Young-woo e le dice che i sentimenti nei suoi confronti sono come l’amore non corrisposto verso un gatto. Young-Woo è confusa ma Jun-ho continua spiegando che anche i gatti, a volte, fanno sentire soli i padroni. Ma allo stesso tempo li rendono anche molto felici. Woo Young-woo ci riflette per qualche secondo, per poi esclamare: “L’espressione ‘amore non corrisposto verso un gatto’ è inappropriata. Perché anche i gatti amano i loro padroni.”

Con questo concludiamo e vi ricordiamo che la prima stagione del kdrama Avvocata Woo è ora disponibile sulla piattaforma streaming di Netflix. Recuperatela perché il kdrama è stato rinnovato per una rara seconda stagione.

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