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Bacchetta aptica: lo strumento per dirigere i musicisti non vedenti

Vahakn Matossian, figlio di un compositore, ha creato una bacchetta per direttori d’orchestra che permette a ipovedenti e non vedenti di seguirne i movimenti, così da consentire anche a coloro che hanno problemi di vista di entrare a far parte di una vera orchestra.

Speranza “aptica” per i musicisti non vedenti

Un musicista “solista” non vedente ha relativamente poche difficoltà davanti ad uno strumento: superati gli ostacoli della lettura dello spartito, il rapporto fisico che si crea con lo strumento musicale travalica le difficoltà sensoriali.

Ma c’è un caso in cui un musicista non vedente deve fronteggiare dei veri ostacoli: l‘orchestra.

La peculiarità di questo mestiere risiede nel fatto che il musicista debba essere in grado di vedere, capire ed eseguire le istruzioni del direttore d’orchestra ed è evidente che se non si può vedere, la cosa diventa molto difficile, se non impossibile.

C’è però chi ha cercato e trovato una soluzione: la bacchetta aptica.

Questa speciale bacchetta contiene all’interno dei sensori, probabilmente degli speciali accelerometri, che sentono ogni minimo spostamento.

Questi movimenti vengono poi trasmessi via radio a dei ricevitori vibranti posti sulle anche e sui polsi dei musicisti, ricevitori che vibrano in modo differente in base al ritmo e alle dinamiche espresse dal direttore d’orchestra.

Parola ai musicisti

Abie Baker, una violinista, è diventata cieca da bambina a causa di un’operazione alla cataratta e quando è venuta a conoscenza di questa nuova bacchetta si è detta subito fiduciosa sulla possibilità di poter suonare il suo violino insieme agli altri.

Dice Abie:”in passato eravamo strettamente dipendenti dai suoni intorno a noi: suonavo in una sezione di violini e dovevo dipendere dal suono che sentivo degli altri musicisti quando mettevano l’arco sullo strumento, indovinando più o meno quando sarei dovuta entrare“.

Aggiunge infine:”è fantastico perché non ho bisogno di contare o che, mi basta semplicemente sentire le vibrazioni e so con certezza quando dovrò entrare“.

Kevin Satizabal è un pianista e racconta che prima doveva sedersi e suonare vicinissimo al direttore d’orchestra per capire, dai suoi respiri, quando sarebbe dovuto entrare.

Se suoni in una grande orchestra e sei a metri di distanza dal direttore, capire quando entrare diventa molto difficile, ma questa tecnologia ti attacca come una presa ai movimenti del direttore.

D’ora in poi le orchestre non avranno più scuse per non invitare musicisti non vedenti, perché ora la tecnologia per renderli parte integrante del gruppo esiste“.

La bacchetta aptica è ancora un prototipo ed è stata testata a lungo con i musicisti e con l’orchestra The Paraorchestra and Friends. Lo sviluppo continua e l’inventore spera che sarà disponibile dal 2020.

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