La mostra sarà caratterizza da ben 50 opere di Caravaggio, di cui solo 9 nella mostra di Palazzo Reale, fotografate ad altissima definizione per catturare ogni minimo dettaglio, ogni pennellata e ogni intuizione creativa.
E non solo per presentate le opere, ma inserirle ricostruendo il contesto nel quale Caravaggio le aveva pensate: la Morte della Vergine del Louvre che l’artista dipinse per l’altare della Chiesa di Santa Maria della Scala, ad esempio.
L’intento della mostra è quello di andare oltre le opere e raccontare l’uomo: i luoghi della sua vita, i successi ed eccessi, le tragedie, gli amici potenti e la vocazione al precipizio. Per questa ragione sono stati ritrovati e filmati i luoghi che hanno plasmato l’artista come i vicoli di Piazza Navona a Roma oppure lo studio di Caravaggio di una Milano flagellata dalla peste.
La mostra permetterà al pubblico di entrare all’interno delle opere e capirne la genesi creativa che molte volte è poco visibile al semplice occhio umano: dipingere la luce su preparazioni scure in grado di imporre una visione realistica e rappresentare il lato più complesso dei pentimenti dell’artista.