La scarsità di componenti elettronici ha colpito ampiamente il mercato delle schede video, così come tutto il settore dell’elettronica. Ma secondo alcune fonti, anche la produzione di MacBook e iPad sarebbe stata influenzata dalla carenza di chip.
Carenza di chip: colpita anche la produzione di MacBook e iPad
Nikkei Asia ha riferito che la carenza globale di chip ha colpito la produzione di iPad e MacBook di Apple. La testata ha riferito che alcuni iPad sono stati influenzati da una scarsa reperibilità di componenti del display, mentre la produzione di MacBook è stata ritardata a causa della carenza di chip. Sembra che attualmente i piani di produzione per gli iPhone non siano stati influenzati, sebbene sembra che alcune forniture siano “piuttosto limitate”. Nonostante ciò, apparentemente, il problema al momento non sta avendo impatto sulla disponibilità dei prodotti Apple per i consumatori.
È recente la notizia che anche la produzione dei nuovi iPad Pro dotati di display Mini LED in uscita a breve, sia intaccata dall’attuale problematica. Secondo quanto riportato, i fornitori di Apple stanno avendo problemi nella produzione dei display Mini LED, la caratteristica chiave dei prossimi modelli. La nuova linea di iPad Pro dovrebbe essere annunciata entro la fine del mese ed è probabile che la data di spedizione sarà posticipata a causa della scarsa disponibilità di componenti.
Apple non è certamente la sola ad essere colpita dalla carenza di chip. Il problema ha infatti colpito anche altri principali produttori come Tesla, GM e Samsung. E alcune stime prevedono che il problema sarà presente anche nel 2022.
Samsung, ad esempio, è un altro importante produttore colpito dalla carenza di chip. Il co-amministratore delegato Koh Dong-jin ha affermato durante una recente riunione con gli azionisti che c’era “un grave squilibrio nella domanda e offerta di chip nel settore IT a livello globale.”
General Motors, nel frattempo, sta interrompendo la produzione in due dei suoi stabilimenti a causa della carenza globale di componenti, come ha riferito Detroit Free Press. Il portavoce di General Motors, David Barnas, ha dichiarato al giornale che “l’intento della società è quello di recuperare quanta più produzione possibile in questi stabilimenti”.
È un momento buio quindi un po’ per tutti i grandi protagonisti dell’industria tecnologica. Anche il produttore più potente del pianeta, a quanto pare, non è immune dalla carenza di componenti.
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